Rousseau, accidenti a Rousseau. I Gilet Gialli pare non desiderino utilizzare la piattaforma con tale nome gentilmente offerta
da un movimento politico italiano.
Rifiutano forse perché Rousseau non fu un campione di simpatia e correttezza.
Persino i sostenitori delle famiglie non tradizionali restano perplessi: ebbe cinque figli da una lavandaia rozza e ignorante,
Marie-Thérèse Levasseur, e li cacciò tutti all'orfanotrofio, convinto di educarli meglio.
In Inghilterra arricciano il naso: quando fu ospite di Hume si comportò malissimo e i due litigarono. Guai anche con Voltaire.
Anzi, il patriarca dell'Illuminismo gli diede sovente del cretino, come prova una copia del “Contratto sociale” da lui annotata:
non conviene farne un'edizione critica per evitare l'imbarazzante spiegazione di tutti gli insulti scritti in margine. Rousseau
inoltre era specializzato in tradimenti: abiurò il calvinismo per diventare cattolico e, al contempo, l'amante della milf
- anzi granny - Eléonore de Warens; poi si riconvertì a Calvino nel 1754, dopo un ritorno a Ginevra e per opportunità; comunque
non prima di aver tradito altre donne.
Qui il discorso si fa complesso. Prima di offrire altro, non converrebbe informarsi delle allergie francesi? Persino gli ultimi
monarchici non sopportano Rousseau, perché si rifiutò di incontrare Luigi XV.
E pensare che a corte avrebbe potuto trovare signore da tradire, giacché sua maestà ne era assalito.
(Modesto Michelangelo Scrofeo)
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