Cultura

Quest’anno si gioca sulla Luna

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Bologna Children’s Book Fair

Quest’anno si gioca sulla Luna

Gli astronauti lassù, nello spazio del nero più nero, hanno paura del buio? Chris Hadfield sì, almeno quando era piccolo e tra le stelle ci andava con l’immaginazione. Ricordandosi quando gli pareva di scorgere alieni in ogni ombra della sua cameretta, il cosmonauta canadese ha deciso di raccontare ai bambini di oggi come quel timore gli passò. Accadde cinquant’anni fa, il 20 luglio del 1969. La notte, coi suoi vicini, si era trovato nell’unica casa della sua isola con una televisione e vide il primo uomo calpestare il suolo lunare, circondato dall’oscurità. Fu così che scoprì «la potenza, il mistero e la nera e vellutata bellezza del buio». La notte interstellare divenne per lui un luogo da esplorare e forse lo diventerà anche per gli astronauti in erba che leggeranno il suo album suggestivo e delicato.

Il giorno della Luna (illustrazioni di Eric e Terry Fan, Il Castoro, pag.48, € 14.90) è solo uno dei nuovi libri per bambini che celebrano il mezzo secolo dell’allunaggio e che da domani saranno presentati alla Bologna Children’s Book fair. Un altro è Voglio la luna (illustrazioni di Susy Zanella, Editoriale Scienza, pagg. 160, € 18,90), anche questo firmato da un cosmonauta, l’italiano Umberto Guidoni, e dal premio Andersen Andrea Valente. Un volume pieno di informazioni e di curiosità, pensato per bambini più grandi.

Diviso in tre parti, la prima è più storico-artistico-letteraria(e qui ad esempio leggiamo che già Anassagora ipotizzò che il Sole fosse un corpo incandescente mentre la Luna una massa rocciosa, o che i tre personaggi che Jules Verne imbarcò su un enorme proiettile sparato da un cannone al fulmicotone nel suo Dalla Terra alla Luna, del 1865, ci misero esattamente lo stesso tempo per raggiungere il nostro asteroide che gli astronauti della missione Apollo, e anche loro partirono dalla Florida). La seconda parte è scientifica e va dalle teorie sulla formazione della Luna alla spiegazione delle orbite e delle eclissi fino a una descrizione di future basi lunari dissetate dal ghiaccio scoperto nel 2012. La terza è più avventurosa e parla di spedizioni, a partire da quella dei Fenici che, inconsapevoli, circumnavigarono l’Africa e scrissero di aver visto per molti mesi la Luna a testa in giù (avendo cambiato emisfero), fino a una dettagliata spiegazione delle missioni Apollo.

Pieno di fantasia e di suggestione, oltre che di informazioni, anche il Piccolo libro illustrato dell’universo di Ella F. Sanders (Marcos y Marcos, pagg. 160, € 19, in libreria dal 17 aprile). Strizza provocatoriamente l’occhio a quella che fu anche una dimostrazione di potenza tecnologica e bellica L’uomo sulla Luna, di Seymour Chwast (Corraini, pagg 32, € 18). Non parla di astronauti, ma di un’isola divisa in due dove i due popoli che la abitano, fornai gli uni e coltivatori di frutta gli altri, iniziano a incolparsi a vicenda dei terremoti che sconquassano la vita dei primi e dei tornado che affliggono i secondi finché un uomo che, seduto sul nostro satellite, vede tutto quel che accade quaggiù, scende sulla Terra con una ricetta per evitare la guerra: quella di una crostata di frutta. Un’idea divertente per ricordare che unire le risorse per creare qualcosa di buono può servire a mettere le cose nella giusta prospettiva e a superare i conflitti.

Nella stessa direzione va Noi siamo tempesta. Storie senza eroe che hanno cambiato il mondo (Salani, pagg. 128, €16.90). «Sventurata è la Terra che ha bisogno di eroi», fa dire Bertold Brecht a Galileo, e Michela Murgia, convinta che le cose che contano le abbiamo sempre fatte assieme, ha deciso di raccontare sedici storie vere ma reinventate in cui l’unione ha fatto la forza: da Wikipedia alla caduta del muro di Berlino, dalla battaglia delle Termopili alla nave salva migranti Mare Jonio (passando per la macchina di Turing dove però maltratta un po’ il geniale matematico su cui si accanì già la società omofoba dell’epoca). La bella intuizione è di provare a non raccontare ai bambini solo storie di eroi solitari «dove la gloria del vincitore si ottiene al prezzo dell’annichilimento dei vinti». Ma anche storie che educhino i ragazzini a essere più collaborativi che competitivi, più fiduciosi che guardinghi, più riconoscenti che rivendicativi. «Se anziché farli addormentare sognandosi soli contro il mondo e l’uno contro l’altro dessimo loro avventure dove diventare potenti assieme?» si chiede la scrittrice. Chissà, forse si riuscirebbe a fermare il riscaldamento climatico...

Interessante allora andare a conoscere meglio organismi prettamente sociali. Le formiche? No, le... piante! In L’incredibile viaggio delle piante (Laterza, pagg. 144, € 18) - un libro pensato per gli adulti ma adatto anche ai ragazzi - Stefano Mancuso, direttore del Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale, sposta la prospettiva, offrendoci una visione inedita dei vegetali: «gli animali hanno un centro di comando, le piante sono multicentriche. Gli animali hanno organi singoli o doppi, le piante li hanno diffusi. Gli animali sono individui (nel senso di indivisibili), le piante sono più simili a colonie». Se negli animali conta più l’individuo, nelle piante il gruppo, ci spiega mentre, affascinati, ci porta a spasso per il pianeta seguendo le migrazioni di semi pionieri, reduci, fuggitivi, combattenti, eremiti.

Un radicale cambio di punto di vista è anche quello di Preistoria. Altri sguardi, nuovi racconti di Elisabetta Serafini e Caterina Di Paolo (pag. 50, € 14.50) edito dall’agguerrita e coraggiosa piccola casa editrice Settenove. «Il futuro è una porta, il passato ne è la chiave» cita l’esergo firmato Victor Hugo di questo album dedicato «A chi attraverserà quella porta» e che mira a raccontare la preistoria senza parlare solo di “uomini” preistorici. Attraverso l’archeologa Mary, a sua volta affascinata dalle scoperte di fossili di Mary Anning (protagonista della Cercatrice di fossili, di Annalisa Strada, Editoriale Scienza), di Mary Leaky e di altre scienziate mette in risalto una vita di gruppo costruita su un vero e proprio gioco di squadra: il lavoro delle donne, le attività degli uomini, il contributo di bambine e bambini. Sempre Settenove porta in libreria Ada al contrario (di Guia Risari e Francesca Buonanno), un album sull’accettazione del diverso dove la vulcanica protagonista è autistica ; e Il bosco in casa (di Sarah Vegna e Astrid Tolke, pagg. 32 € 14) gioioso racconto di un’ecologica coltivazione casalinga di fragole ad opera di una bimba e dei suoi due papà.

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