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«Aladdin», remake del classico Disney per grandi e piccini

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«Aladdin», remake del classico Disney per grandi e piccini

Un nuovo remake di un classico Disney è il grande protagonista del weekend in sala: dopo «Dumbo» di Tim Burton, uscito a fine marzo, la casa di Topolino punta su «Aladdin», rifacimento in live action dell'emozionante film d'animazione del 1992.
In questo caso, dietro la macchina da presa c'è Guy Ritchie, scelta che aveva scontentato molti fan del lungometraggio originale per lo stile visivo (molto dinamico e spesso sopra le righe) del regista di «Lock & Stock» e «Sherlock Holmes», teoricamente molto distante dalla dolcezza dei prodotti Disney.

Trama
Di fatto la trama è la stessa del film del 1992, ispirata a «Aladino e la lampada meravigliosa», uno dei più celebri racconti de «Le mille e una notte».
Protagonista è l'adorabile ragazzo di strada che s'innamora della Principessa Jasmine, la bellissima figlia del Sultano. Nella narrazione, però, sono ancora fondamentali anche il malvagio Jafar (stregone pronto ad architettare un piano per destituire il Sultano) e il simpatico Genio, che esaudirà tre desideri per chiunque entri in possesso della sua lampada magica.
Quest'ultimo è interpretato da Will Smith (che gigioneggia più che mai, rischiando spesso di risultare una presenza fin troppo invasiva durante la visione), unico attore famoso di un cast composto saggiamente da volti meno noti.

I dubbi della vigilia erano molti e sono stati solo parzialmente smentiti da un prodotto che riesce solo in parte a restituire la magia del classico d'animazione: ci sono diversi passaggi divertenti e alcune sequenze nostalgiche al punto giusto, anche se il disegno complessivo è carente per la poca inventiva narrativa e per un ritmo altalenante, che rende complicato il totale coinvolgimento dello spettatore.
Gli effetti speciali, a ogni modo, sono pregevoli e la Disney si augura che possano bastare per rendere «Aladdin» un grande successo al botteghino e un nuovo film di culto per i più piccoli.
Da ricordare, però, che forse il più ambizioso remake Disney del 2019 deve ancora arrivare: sarà «Il Re Leone» di Jon Favreau (già regista del rifacimento de «Il libro della giungla»), atteso sui grandi schermi italiani per il prossimo 21 agosto.

Takara - La notte che ho nuotato

Tra le novità in sala si segnala anche «Takara – La notte che ho nuotato» di Kohei Igarashi e Damien Manivel.
Ambientato tra le montagne innevate del Giappone, ha per protagonista un bambino di sei anni che, durante una nottata, viene svegliato dal rumore del padre, che esce di casa sempre molto presto. Non riuscirà più a riaddormentarsi e il giorno dopo vivrà una piccola, ma significativa avventura.
Presentato alla Mostra di Venezia 2017, è un film semplice e emozionante, una sorta di racconto di formazione delicato sia per la storia sia per la messinscena, dal tocco molto lieve.
Mancano grandi guizzi cinematografici da ricordare e, nonostante duri solo 79 minuti, ci sono alcune sequenze lievemente allungate, ma è un prodotto comunque curioso e anticonvenzionale, anche per un'ambientazione nipponica decisamente originale e per la prova d'attore del tenerissimo Takara Kogawa.

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