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Dossier La Madonna Benois di Leonardo è a Fabriano

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    Dossier | N. 3 articoli Leonardo, le mostre più belle nel cinquecentenario dalla morte

    La Madonna Benois di Leonardo è a Fabriano

    La Pinacoteca Comunale di Fabriano ospita fino al 30 giugno un capolavoro d'assoluta eccezione: la “Madonna del fiore” o “Madonna Benois” di Leonardo da Vinci, capolavoro giovanile del maestro proveniente da Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo. L'esposizione avviene in occasione della XIII UNESCO Creative Cities Network Annual Conference di Fabriano, un evento ideato e promosso da Maria Francesca Merloni (UNESCO Goodwill Ambassador for Creative Cities) in collaborazione con il Museo Statale Ermitage, la Città di Fabriano, la Pinacoteca Civica di Fabriano ed Ermitage Italia, e con il patrocinio del MiBAC e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. La mostra è curata da Carlo Bertelli e Tatiana Kustodieva.

    La “Madonna Benois” entrò nelle collezioni dell'Ermitage nel 1913 e fu la più importante acquisizione del Museo di San Pietroburgo negli anni immediatamente precedenti la Rivoluzione. Protagonisti di questa acquisizione furono Ernest Karlovič von Liphart (conservatore della pittura dell'Ermitage e grande esperto di arte italiana) e la collezionista Marija Aleksandrovna Benois (nata Sapožnikova), moglie del celebre architetto pietroburghese Leontij Nikolaevič Benois. Al momento della cessione al museo (nel novembre 1913) la rivista “Starye gody” così ebbe a scrivere: “Tutti gli amanti dell'arte possono congratularsi per un evento felice della nostra vita artistica: la Madonna Benois è stata acquistata dall'Ermitage Imperiale... Impossibile non ricordare qui con gratitudine i sentimenti della proprietaria, Marija Aleksandrovna Benois, per aver voluto rinunciare a una parte del prezzo di vendita per poter conservare il dipinto in Russia.”
    Marija Aleksandrovna aveva ricevuto la “Madonna con il fiore” come dono di nozze dal padre nel 1880. Ma l'opera era appartenuta prima ancora al nonno paterno Aleksandr Petrovič Sapožnikov, un mercante di Astrachan e che la leggenda vuole avesse recuperato il dipinto da una compagnia di attori girovaghi. In realtà, è stato chiarito che questa Madonna apparteneva alla splendida collezione del generale Alexej Ivanovic Korsakov, e alla sua morte (1821) venne messa in vendita assieme a tutta la raccolta. Sapožnikov – interessato all'opera - non la acquisì subito ma attese pazientemente che i prezzi del dipinto (allora già attribuito a Leonardo) scendesse significativamente. Poi, tra il 1823 e il 1824, si aggiudicò l'opera. Originariamente dipinta su tavola, questa “Madre di Dio con l'Eterno Infante sul braccio sinistro” venne trasportata su tela dall'accademico E. Korotkov nel 1824.
    I proprietari erano certi della paternità leonardesca della tela, ma il mondo accademico si espresse solo 1908, quando Ernest Karlovič von Liphart, sulla rivista “Starye gody”, così giudicò il dipinto: “Io attribuisco con decisione questa piccola Madonna a Leonardo da Vinci, nonostante tutto il clamore che sarà provocato da questa mia affermazione”. Di fatto le reazioni non mancarono, ma una volta superata una serie di polemiche, dubbi e incertezze, gli studiosi - partendo da Adolfo Venturi – progressivamente accettarono la paternità leonardesca.
    Quando nel 1913 Marija Nikolaevna Benois decise di mettere in vendita il dipinto, le fu offerta da un antiquario parigino una somma assai più alta di quella che era in grado di stanziare il governo russo. La proprietaria, tuttavia, voleva che il quadro di Leonardo rimanesse in Russia e concordò di cederlo, a rate, per il prezzo relativamente modesto di 150.000 rubli. Si svolse allora un'ampia campagna d'opinione a favore dell'acquisizione del quadro da parte dell'Ermitage e, finalmente, nel 1914 la Madonna Benois varcò la soglia del museo imperiale di San Pietroburgo.

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