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Questo articolo è stato pubblicato il 02 giugno 2010 alle ore 20:07.

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Una casa in trenta giorni

Ecco la casa del Ben-Essere, uno dei progetti di social housing destinati alle abitazioni per giovani coppie, studenti, lavoratori fuori sede e immigrati. Basta, insomma, con i casermoni delle vecchie case popolari. Per le fasce "deboli" del paese il settore pubblico e quello privato costruiscono sempre di più rivolgendosi a grandi architetti e aziende. Giovedì 3 giugno al ministero delle Infrastrutture è fissata una prima riunione che renderà esecutivi 1,5 miliardi di fondi statali. Soldi che sosterranno investimenti privati per circa 6 miliardi di euro nel triennio, pari a circa 85mila abitazioni da 70 metri quadrati. In molti casi verranno date in affitto a canone calmierato, in altri vendute a basso costo. Nel corso della mostra immobiliare Eire (8-10 giugno Milano, riservata agli operatori) sarà possibile vedere un'esposizione di 76 progetti di social housing. Gli stessi sono visibili anche online sul sito dell'Eire dove possono essere votati (CLICCA SULL'ICONA BLOG IN ALTO A DESTRA). I migliori verranno premiati il prossimo 9 giugno. Noi ne abbiamo scelti dieci, che iniziamo a presentare partendo proprio dalla casa del Ben-Essere. Costruita dalla famiglia brianzola Fumagalli, conosciuta per le sue case prefabbricate (architetto Paolo Bodega) è un modulo abitativo di 80 metri quadri in edilizia industrializzata a grandi pannelli in cemento armato, pensato come parte di un edificio di 12 cellule ideale per l'housing sociale in classe energetica A+. L'edificio è stato realizzato in soli 30 giorni a Milano con un costo di costruzione di 1.400 e 1.800 euro al metro quadro.

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