Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 31 marzo 2011 alle ore 08:04.

My24
Un fondo strategico per le imprese. Ecco la mossa antiscalate a cui pensa il ministro TremontiUn fondo strategico per le imprese. Ecco la mossa antiscalate a cui pensa il ministro Tremonti

ULTIM'ORA. «Il Consiglio dei Ministri ha autorizzato il ministro dell'Economia e delle Finanze a predisporre ed attivare strumenti di finanziamento e capitalizzazione, analoghi a quelli in essere in altri Paesi europei, strumenti mirati ad assumere partecipazioni in società di interesse nazionale rilevante in termini di strategicità del settore, di livelli occupazionali, etc.». Lo si legge nella nota di Palazzo Chigi che precisa inoltre che Parmalat è inclusa nella casistica di cui sopra. (ANSA - ore 16,09).

È sempre più con armi francesi che gli italiani pensano di rispondere all'offensiva francese sul capitalismo italiano. Che il ministro Giulio Tremonti stia studiando e ristudiando in questi giorni la legge antiscalate approvata da Parigi a cavallo tra il 2005 e il 2006 è cosa nota. Ma al Tesoro ora sta crescendo l'interesse su un'altra arma su cui possono contare i transalpini nella difesa degli asset strategici nazionali. Una spada ben più affilata della prima, che tra l'altro è sotto inchiesta delle autorità europee.

In Francia si chiama Fond Stratégique d'Investissement (Fsi). È un fondo d'investimento costituito nel 2008 su iniziativa di Nicolas Sarkozy e partecipato per una quota del 51% dalla Caisse des dépots et consignations (la Cassa depositi d'oltralpe) mentre il 49% è dell'Agenzia delle partecipazioni dello Stato. Una leva pronta a intervenire a sostegno del capitale delle imprese francesi e che è pronta a scattare nel caso di scalate straniere, come è avvenuto solo pochi giorni fa nel caso dell'acquisizione del gruppo Yoplait da parte dell'americana General Mills (si veda articolo sotto).
È a quel modello che si è cominciato a guardare con interesse al Tesoro. Non c'è ancora un progetto vero e proprio. Per il momento si tratta di idee, di ipotesi. Ma tra le varie azioni che il governo ha intenzione di mettere in campo per frenare le scalate straniere questa del Fsi comincia ad apparire come quella più efficace. Come dire: il gatto che ha artigli sufficentemente affilati per prendere il topo.

Nell'ipotesi allo studio si tratterebbe di un vero e proprio fondo nazionale di investimento in imprese strategiche. Sarebbe partecipato per l'appunto al 50% dalla Cassa depositi e prestiti e per il restante 50% direttamente dallo Stato, magari con la partecipazione di altri soggetti intermedi. Un "gatto" pronto a scattare per acquisire quote di imprese private considerate strategiche per il sistema economico italiano. Non aziende decotte da salvare. E neppure le tante Pmi sane e assetate di capitali, per le quali già opera il Fondo italiano di investimento partecipato dalla stessa Cdp e dalle banche. Ma gruppi industriali riconosciuti come asset importanti del paese, che rischiano di finire sotto controllo non italiano.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi