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Questo articolo è stato pubblicato il 01 aprile 2011 alle ore 13:54.

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Aumenti del 3% per i dirigentiAumenti del 3% per i dirigenti

I ruoli più pagati
Le aree dove si riscontrano le maggiori tensioni retributive riguardano «professionalità specifiche come i risk manager, figure oggi in grande ascesa che possono arrivare a guadagnare fino a 180mila euro all'anno», dice Bartolini. Seguono i cost controller, i marketing manager, i responsabili degli affari istituzionali. A loro si richiede in particolare di promuovere l'integrazione di competenze, la focalizzazione sul business e le relazioni con l'esterno, con i clienti e i fornitori. La dinamica positiva riguarda anche alcune aree tradizionali, come il responsabile delle risorse umane o del settore legal o della produzione. Grande slancio anche per le retribuzioni del project manager: i contesti organizzativi chiedono networking e così questa figura sempre più trasversale tra settori aumenta le sue quotazioni. Non accade lo stesso per i manager della ricerca e sviluppo (Research and Development, R&d) che sono pagati meno rispetto alla media del mercato e hanno una scarsa dinamica. Questo si deve in gran parte al fatto che «diversi settori, come la chimica o la farmaceutica, non fanno più ricerca e sviluppo in Italia dove se consideriamo questo settore in particolare si fa una chimica di commodity – interpreta Bartolini –. Si restringe così il mercato e le pressioni interne ed esterne sulla retribuzione che quindi rimane più bassa della media».

Variabile ai livelli del 2006
Premesso che i sistemi di retribuzione variabile sono ormai ampiamente diffusi nelle medie e grandi imprese (molto diverso il caso delle piccole), dopo il picco negativo del 2009, nel 2010 c'è stato un ritorno a una dinamica positiva che ha riportato il variabile sui livelli del 2006. L'incidenza media della retribuzione variabile di breve termine rispetto alla Ral è passata dal 13,3% del 2002 al 21,5% del 2008, al 13,8% del 2009, al 18,5% del 2010. In valori assoluti significa che nel 2000 era 13.609 euro, nel 2005 17.046 euro e nel 2010 21.500. I campioni dei bonus sono il largo consumo, in particolare le divisioni commerciale e vendite, l'energy e la chimica farmaceutica.

Sulla via dell'efficienza
Chi conta sul variabile, dovrà ridimensionare le sue aspettative: non sono previsti incrementi decisivi ma le aziende stanno ragionando su come migliorare i sistemi esistenti migliorandone l'efficacia e il collegamento con la performance.

Ripresa per il fisso ...
Nel 2011 le aziende si concentreranno su aree e figure chiave, tenendo conto della profittabilità delle diverse unità di business, della qualità delle persone e delle competenze che fanno la differenza. Continueranno i tagli: il saldo tra dirigenti in entrata e in uscita sarà ancora negativo di un 3.5%, mentre un terzo delle aziende spenderà di più dell'anno scorso in aumenti delle retribuzioni che per i dirigenti saranno in media del 3%.

... ma non per il variabile
La maggior parte delle aziende conterrà la spesa in benefit. «Si cerca di spendere meno dove si può, ma valorizzando quello che si offre puntando sulla comunicazione e sottolineando la coerenza con i valori aziendali – spiega Bartolini –. Per esempio molte società stanno cercando di ottimizzare la spesa sull'auto aziendale, di gran lunga il benefit più apprezzato». Come? Prolungando il periodo di sostituzione che da 3 è passato a 4 anni, però magari rendendo più flessibile la scelta del modello, o favorendo la scelta di modelli più ecologici in un'ottica di sostenibilità ambientale: un orientamento che hanno molte aziende attente al concetto di ecososteniblità.

IN NUMERI
125mila
Dirigenti del settore privato

Federmanager e Manageritalia, le due principali associazioni di dirigenti, rispettivamente nell'industria e nei servizi, rappresentano 125mila dirigenti nel settore privato

32mila
Aziende con un manager

Solo 32mila aziende in Italia hanno almeno un dirigente al loro interno, mentre i 125mila manager rappresentano meno dell'1% dei dipendenti del privato contro un rapporto del 3% di Francia e Germania.

180mila
Dirigenti pubblici

Nel pubblico i dirigenti sono 65mila in più che nel privato

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