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Questo articolo è stato pubblicato il 26 settembre 2011 alle ore 06:46.

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Il grafico qui a fianco ricostruisce la disciplina statale, che resta valida in mancanza di specifiche disposizioni regionali e suddivide gli interventi in cinque tipologie:
- interventi liberi;
- interventi soggetti a comunicazione (semplice e asseverata a seconda dei casi);
- interventi soggetti a Scia;
- interventi soggetti a Dia;
- interventi soggetti a permesso di costruire.
L'iter della Scia
A differenza della Dia, per la quale i lavori possono partire solo dopo il decorso di 30 giorni dalla presentazione della denuncia, nella Scia l'attività edilizia può essere avviata contestualmente al l'inoltro della segnalazione. Ecco come:
ela Scia è corredata dalle dichiarazioni sostitutive di certificazioni, nonché dalle attestazioni e asseverazioni di tecnici abilitati, oppure dalle dichiarazioni di conformità relative alla sussistenza dei requisiti e dei presupposti sulla conformità dell'intervento alle disposizioni di legge regolamentari, corredate dagli elaborati tecnici necessari per consentire le verifiche di competenza dell'amministrazione;
rl'attività oggetto può essere iniziata dalla data della presentazione della segnalazione;
tse l'immobile è vincolato, i lavori potranno cominciare dopo l'ottenimento dell'autorizzazione dell'amministrazione competente alla tutela del vincolo (Soprintendenza, Regione, Provincia, Comune, Parco);
uin caso di accertata carenza della conformità dell'intervento alla legge o ai regolamenti, il Comune – nel termine di 60 giorni dal ricevimento della segnalazione – adotta motivati provvedimenti di divieto di prosecuzione del l'attività e di rimozione degli eventuali effetti dannosi di essa, salvo che, ove ciò sia possibile, l'interessato provveda a conformare alla normativa vigente detta attività e i suoi effetti entro un termine fissato dall'amministrazione, in ogni caso non inferiore a 30 giorni;
idopo 60 giorni il Comune può intervenire solo in presenza del pericolo di un danno per il patrimonio artistico e culturale, per l'ambiente, per la salute, per la sicurezza pubblica o la difesa nazionale e previo motivato accertamento dell'impossibilità di tutelare comunque tali interessi mediante conformazione dell'attività dei privati alla normativa vigente.
Alle violazioni di questa procedura si accompagnano poi sanzioni che variano dal livello amministrativo fino alle conseguenze penali per chi effettua false attestazioni (si veda la scheda a fianco)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Le sanzioni
01|FALSE ATTESTAZIONI
Le dichiarazioni o le false attestazioni sull'esistenza dei requisiti o dei presupposti di conformità dell'intervento sono punite con la reclusione da uno a tre anni
02|LE OPERE MINORI
Per le opere di minore rilevanza (interventi soggetti a comunicazione, interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo), che non interessano i beni vincolati, l'ordinamento prevede solo sanzioni amministrative pecuniarie
03|GLI INTERVENTI MAGGIORI
Per gli interventi edilizi più rilevanti (ristrutturazione edilizia leggera e pesante nuova costruzione ristrutturazione urbanistica) sono previste tanto sanzioni amministrative di tipo pecuniario e ripristinatorie (demolizione, riduzione in pristino stato), quanto penali (ammenda, reclusione)
04|TOLLERANZA DEL 2%
L'articolo 5, comma 2, del Dl 70, per cui ai fini sanzionatori «non si ha parziale difformità del titolo abilitativo in presenza di violazioni di altezza, distacchi, cubatura o superficie coperta che non eccedano per singola unità immobiliare il 2 per cento delle misure progettuali»
Le tipologie
8Manutenzione ordinaria, eliminazione barriere architettoniche, serre mobili, movimenti terra a fini agricoli, ricerche sottosuolo
8 Manutenzione straordinaria (comunicazione con relazione asseverata), interventi temporanei, spazi esterni, pannelli solari, pertinenze

8Manutenzione straordinaria su parti strutturali, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia leggera, varianti

8Ristrutturazione edilizia "pesante" (articolo 10, comma 1, lettera c del Dpr 380/2010) nuova edificazione e ristrutturazione urbanistica in piani attuativi, nuova costruzione in Prg con previsioni di dettaglio, Dia regionali

8Nuova edificazione e ristrutturazione urbanistica

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