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Questo articolo è stato pubblicato il 01 novembre 2011 alle ore 10:48.

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Veltroni (Pd): necessario subito un nuovo governo
Secondo Walter Veltroni (Pd), «il paese sta precipitando in un dramma che rischia di comprometterne il destino per un lungo periodo. La sfiducia dei mercati, l isolamento del governo italiano, le drammatiche conseguenze sociali che colpiscono impresa e lavoro, la difficile situazione del sistema bancario richiedono quel sussulto di responsabilità e di amore per l'Italia che a me appare, da più di un anno, assolutamente necessario». Per Veltroni. «Ogni ora di permanenza di questo governo, ogni dichiarazione come quella del ministro delle riforme Bossi che, avendo accanto il ministro dell'economia dice l'Italia non dura, costituiscano un vero e proprio attentato alla stabilità e al destino del Paese» E invoca «subito un governo guidato da una persona autorevole che possa compiere scelte impegnative e lo possa fare in modo credibile». «Di un governo nuovo c'è bisogno ad horas per evitare che il paese precipiti nella catastrofe».

Bindi (Pd): non bastano i comunicati di Palazzo Chigi, serve una svolta
«Ogni giorno che passa la crisi si aggrava ed é evidente che non bastano a risalire la china i comunicati di Palazzo Chigi. Il Paese e l'Europa rischiano di precipitare verso un punto di non ritorno. Serve una svolta politica, un passaggio di discontinuità con la fallimentare gestione del governo Berlusconi». A dirlo è la presidente dell'Assemblea nazionale Pd e vicepresidente della Camera, Rosy Bindi, che aggiunge: «é ora di un governo di responsabilità nazionale capace di restituire fiducia nel futuro».

Bocchino (Fli): i mercati bocciano Berlusconi
Il vicepresidente di Fli, Italo Bocchino scrive sulla sua pagine di Facebook che i mercati bocciano Berlusconi. «Il Paese è in seria difficoltà - scrive Bocchino - e i dati allarmanti che arrivano dai mercati dovrebbero far riflettere ministri e parlamentari della maggioranza che, pur difendendo in pubblico il presidente del Consiglio, sanno bene che l'Italia ha bisogno di scelte coraggiose e di riforme strutturali piuttosto che del 'tirare a camparè». Per il vicepresidente di Fli «a questo punto tocca proprio agli esponenti della maggioranza accogliere il nostro invito e aprire a un governo di ricostruzione nazionale, perchè è chiaro che Silvio Berlusconi ha deciso di terminare la sua esperienza politica trascinando il Paese nel baratro, cosa che sia gli italiani sia gli osservatori internazionali hanno capito da tempo». «È arrivato - conclude Italo Bocchino - il momento di stringerci come italiani e di rimboccarci le maniche per dimostrare all'Europa che siamo ancora all'altezza di sedere al suo tavolo».

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