Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 01 febbraio 2012 alle ore 06:44.

My24

Le previsioni
Quel che più stupisce però sono le previsioni per il 2012: nonostante la recessione, Towers Watson prevede un ritocco del 3,2% per i direttori, del 3,3% per i dirigenti, del 3,4% per i quadri e del 3% per gli impiegati. Ma è sostenibile un sistema dove il compensation non va necessariamente di pari passo con la crescita? «Le politiche che riguardano il variabile sono autofinanziate, i valori li deve produrre il mercato e il compito di chi fa compensation è garantire che sia così», sostiene Cesarini.
Il payout
Quando si legge l'andamento del payout emerge chiaramente che i soli ad aver visto una vera e costante crescita dal 2009 al 2011 sono i direttori: nel 2009 hanno avuto il 95%, nel 2010 il 100% e nel 2011 ben il 106%. Un payout così alto, nel nostro contesto, se questa è la media, indirizza il pensiero verso una sola spiegazione: gli obiettivi sono bassi e poco sfidanti. Crescono i dirigenti che passano dal 94% del 2009 al 97% del 2011, i quadri dall'88% al 93%, mentre calano gli impiegati: dal 90% del 2009 scendono all'85% del 2011. Nel confronto con altri paesi, prendendo solo il top management, il 106% dell'Italia non si discosta molto dal 107% dell'Uk o dal 103% della Spagna. Ci distanziano la Francia con il 112%, la Germania con il 113% e la Russia dove si arriva a una media del 130%. Questo si deve al fatto che «la Russia è un paese in forte crescita», osserva Cesarini
I percettori
Nella platea dei percettori colpisce "una certa democrazia", per di più crescente, nell'approccio al bonus. Il bonus è tutt'altro che selettivo: non è un caso che nel 2011 sia arrivato al 96% dei direttori, al 92% dei dirigenti, al 94% dei quadri e al 91% degli impiegati. Per questi ultimi, la percentuale è più che raddoppiata, essendo al 42% solo nel 2009. «L'allargamento che c'è stato soprattutto tra gli impiegati si deve alle maggiori rivendicazioni che sono emerse», dice Cesarini. Con queste quote, comunque, siamo il paese con la platea di percettori più vasta a tutti i livelli e soprattutto per manager, professional e salaried staff la nostra dinamica non è per nulla allineata, con differenze che vanno dal 20 al 30% (si veda infografica a lato). Per accedere al bonus, come ricorda Cesarini, «bisogna superare la soglia degli obiettivi che è stata stabilita dall'azienda. La parte variabile dello stipendio è sempre autofinanziata, il variabile deve essere infatti pagato dal mercato». Certo è che quote così elevate di percettori qualche dubbio lo generano, soprattutto nella situazione in cui si trova il nostro paese. Perfino Cesarini ammette che «gli obiettivi non sempre sono abbastanza selettivi. È anche per questo che considerando la situazione paese, la forbice tra Pil e retribuzioni reali dei direttori e degli impiegati si allarga sempre più».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
I SETTORI LEADER

La ricerca Towers Watson ha come base statistica una banca dati clienti costituita da 450 aziende e contenente 200mila dati
Sono otto i settori interessati all'indagine: assicurativo, bancario, generale, energia, farmaceutico, high tech, media e telecomunicazioni
Per la fascia dei dirigenti, è il comparto bancario a evidenziare nel 2011 la performance più positiva sul piano delle compensation : +6,1%, a fronte di un incremento del 4,2% della fascia "impiegati".
Tra i media la crescita più bassa per la fascia top: +2,8% sul 2010, meno che tra gli impiegati (+3,2%)
È il settore tlc a "premiare" gli impiegati: le retribuzioni sono cresciute del 4,7% a fronte di un incremento che per i dirigenti del settore si è fermato al 4%

Shopping24

Dai nostri archivi