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Questo articolo è stato pubblicato il 01 maggio 2012 alle ore 17:17.

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In base alla seconda argomentazione, le esternalità sarebbero risultate minime, o per lo meno meglio gestite, attraverso i contratti o il diritto di risarcimento per fatti illeciti piuttosto che tramite la regolamentazione statale, in quanto gli svantaggi della regolamentazione statale avrebbero avuto maggior peso rispetto ai danni comportati dalle esternalità che il sistema legale non era in grado di gestire in modo appropriato. Anche in questo caso, la realtà non sembra aver confermato l’idea espressa nel testo Libero di scegliere. Negli Stati Uniti ciò risulta evidente nel cambio di atteggiamento nei confronti dei processi civili per negligenza medica, rispetto ai quali gli stessi libertari non considerano più il sistema dei tribunali come il luogo migliore per gestire i rischi e gli errori medici.

La terza e più importante argomentazione è l’oggetto del libro di Noah The Great Divergence. Nel 1979 i Friedman erano in grado di sostenere con sicurezza che se non fosse stato per le pratiche di discriminazione autorizzate dal governo (come ad esempio le leggi sulla segregazione razziale nel sud di Jim Crow), l’economia di mercato avrebbe prodotto una distribuzione sufficientemente equa del reddito. Dopotutto, sembra che sia stato effettivamente così, almeno per coloro che non hanno subito alcuna forma di discriminazione legale o eventuali suoi retaggi, per tutto il periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale.

I Friedman sostenevano quindi che una rete di sicurezza, anche minima, per coloro che finivano per essere indigenti a causa di circostanze poco fortuite o per mancanza di prudenza, e l’eliminazione di tutte le barriere legali a favore delle pari opportunità avrebbero portato al più alto grado di equità possibile. I datori di lavoro in cerca di profitto, attraverso l’utilizzo e la promozione del talento umano, ci avrebbero portato il più vicino possibile ad una società libera fatta di produttori associati, per quanto possibile in questa sfera sublunare decaduta.

Anche in questo caso le speranze di Friedman sono state disilluse. La fine della predominanza americana nel campo dell’istruzione, il crollo dei sindacati del settore privato, l’emergere di un’economia dell’informazione in cui c’è un unico vincitore ed il ritorno dell’alta finanza stile gioventù dorata hanno prodotto una disuguaglianza fuori misura nella distribuzione del reddito al lordo di imposte che peserà sulla prossima generazione ridicolizzando il concetto di pari opportunità.

Sarebbe stato bello se il programma politico delineato una generazione fa nel libro Liberi di scegliere fosse stato all’altezza delle aspettative dei Friedman. Sarebbe stato bello inoltre se si fosse sviluppata una società relativamente equa e prospera con piena occupazione e pari opportunità da un governo che si fosse posto al margine dell’economia fornendo semplicemente una rete di sicurezza, i tribunali ed una massa monetaria costantemente in crescita.

Ma purtroppo questo non sembra essere il mondo in cui viviamo.

Traduzione di Marzia Pecorari

J. Bradford DeLong, ex assistente segretario del Tesoro degli Stati Uniti, è professore di economia presso l’Università della California a Berkeley e assistente ricercatore presso il National Bureau for Economic Research.

Copyright: Project Syndicate, 2012.www.project-syndicate.org

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