Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 12 luglio 2012 alle ore 13:22.

My24

Secondo Williamson, il NIE si occupa principalmente delle diramazioni economiche e politiche delle norme formali e della struttura di governance. Ma in molte economie emergenti, il radicamento delle regole informali, delle norme e delle ideologie, così come la lentezza nel processo di cambiamento, impediscono il passaggio ad una crescita più avanzata e basata sulla conoscenza.

Il nuovo libro di Francis Fukuyama The Origins of Political Order (Le origini dell’ordine politico, ndt) affronta proprio questo problema. Nello specifico, l’autore analizza tre categorie di istituzioni politiche, ovvero lo stato, lo stato di diritto ed un governo responsabile, dove le ultime due rappresentano dei limiti imposti allo stato per prevenire una sua trasformazione in stato autoritario.

Fukuyama sostiene che il patrimonialismo, definito come naturale propensione umana a favorire la famiglia e gli amici, sia la rovina dello stato di diritto e del governo responsabile. Tuttavia, mentre il patrimonialismo potrebbe sicuramente rappresentare l’ostacolo principale all’avanzamento dei paesi verso una democrazia della classe media (ed anche il motivo principale della fragilità degli stati autocratici), potrebbe anche essere una caratteristica più generale di tutti i sistemi politici ed economici.

Ne è testimone l’attuale dibattito sulll’ipotesi che i governi delle economie avanzate siano prigionieri degli interessi finanziari – una domanda che Gillian Tett si pone in un articolo recente in Foreign Affairs. I governi dovrebbero frenare la finanza per reprimere l’élite, si chiede, o dovrebbero semplicemente accettare il differenziale delle entrate e dei risparmi finanziari come il prezzo inevitabile delle società dinamiche?

Non si tratta di una questione triviale, visto il ruolo che ha la disuguaglianza, ormai inarrestabile, nelle rivolte sociali e persino nelle rivoluzioni in tutto ilmondo. In effetti, la vera sorpresa è che proteste come Occupy Wall Street non hanno portato a grandi cambiamenti, dimostrando che le istituzioni, una volta istituite, tendono a conservare lo status quo.

Ciò è particolarmente importante per la storia della crescita dell’Asia. Le ex colonie britanniche, come l’India e la Malesia, hanno ereditato la common law, le forme di controllo ed equilibrio istituzionale, ma molte oggi si trovano ad affrontare un decadimento istituzionale, un aumento della corruzione ed un patrimonialismo subdolo. Altre economie, come la Cina, stanno invece cercando dei modi per istituire lo stato di diritto rafforzando la struttura istituzionale all’interno della sua struttura di governo monopartitico.

Sia Fukuyama che North concludono affermando che le economie guidate dagli stati possono essere responsabili, ma diventano fragili nel caso in cui le élite al comando non rispondano alla maggioranza popolare e alle norme globali di condotta e di governance. North sostiene che la competizione sia un elemento chiave per promuovere un’efficienza adattiva tra le istituzioni.

Un’idea di fondo del NIE è che la misurazione dei costi di transazione in vari fattori e nei mercati dei prodotti può rivelare delle inefficienze e degli ostacoli ad una performance migliore. Un’analisi dei costi di transazione nelle catene dell’offerta interna e globale rivelerebbe l’entità del deterioramento dello sviluppo dei mercati competitivi determinato dalle attività di rent-seeking e dalle distorsioni politiche.

Per le economie avanzate, lo studio dei livelli due e tre di Williamson, -le istituzioni formali e la loro governance-, possono portare a delle constatazioni importanti.Ma per i mercati emergenti in Asia e altrove, lo studio delle istituzioni informali, dei comportamenti e delle norme sembra offrire una migliore comprensione delle sfide rappresentate dalla gestione della crescita e dalla performance.

In termini più semplici, in molti mercati emergenti non è la mancanza di comprensione delle pratiche migliori internazionali ad ostacolare la prestazione economica, ma è piuttosto il conflitto tra queste e le relazioni sociali interne o tradizionali e le pratiche che rappresentano gli interessi personali opposte al cambiamento.

Traduzione di Marzia Pecorari

Andrew Sheng, presidente del Fung Global Institute e consulente della Commissione di regolamentazione bancaria cinese, è l’ex vice presidente dell’Autorità monetaria di Hong Kon. Xiao Geng è direttore della ricerca presso il Fung Global Institute.

Copyright: Project Syndicate, 2012.www.project-syndicate.org

Shopping24

Dai nostri archivi