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Questo articolo è stato pubblicato il 01 luglio 2010 alle ore 08:03.
ROMA
Sulla casa nessun ritardo. Da oggi notai (ma anche le banche per le ritenute sul 36%, si veda a pagina 27) sono alle prese con gli adempimenti stabiliti dalla manovra, che ha lasciato solo un mese per adeguarsi. Ma i problemi che nei giorni scorsi sembravano insormontabili stanno trovando una soluzione. Un po' all'italiana, transitoria, ma è sempre una soluzione, in attesa dell'approvazione del l'emendamento alla manovra che correggerà il tiro. Nell'incontro di ieri a Roma tra notai della capitale e agenzia del Territorio, in collegamento con 3mila notai in tutta Italia, è stato chiarito uno dei punti più importanti, quello della conformità dei dati catastali e delle planimetrie allo stato di fatto. Dopo i ringraziamenti del presidente dei notai romani, Maurizio D'Errico, all'agenzia del Territorio, il direttore centrale catasto Franco Maggio ha ammesso che la nuova norma non può essere letta senza quelle precedenti: sia il decreto istitutivo del catasto (del 1939) sia il Dpr del 1949 fanno infatti riferimenti espliciti alla variazione della consistenza, cioè del numero dei vani, come elemento caratterizzante del l'obbligo di denuncia delle variazioni planimetriche. In sostanza, ha detto l'Agenzia, da sempre non è pretesa una perfetta rispondenza come sembrerebbe dire il Dl 78/2010.
A parte il fatto che sono le parti (venditore e acquirente) a dichiarare la conformità, è evidente che il notaio che vuole verificare queste affermazione dovrà vedere la planimetria. E qui entra in scena il buon senso. «La planimetria come tale deve esistere - ha detto Maggio - e dove ci sono stati casi di esclusione deve essere oggi presentata. E anche se è incompleta, come spesso capita con cantine e pertinenze, pure se era stata accettata all'epoca». Il messaggio è chiaro: in caso di assenza o di incompletezza sostanziale la planimetria va aggiornata. Ma sulle piccole divergenze il Territorio è possibilista: «Andando a verificare la situazione effettiva la planimetria deve rappresentare l'unità negli elementi principali. Attualmente le disposizioni vigenti catastali, e lo stesso articolo 19 del Dl 78, al comma 9, fanno riferimento agli elementi di consistenza come causa di variazione. Concentriamo l'attenzione sulle planimetrie: molti dati minori sono cambiati e quindi non mi sento di chiedere la conformità assoluta, purché non manchino le parti sostanziali».