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Congresso Forex 2011

Finanza e Mercati In primo piano

Signorini (Bankitalia): banche italiane robuste, ma «è un punto di partenza, non di arrivo»

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Questo articolo è stato pubblicato il 25 febbraio 2011 alle ore 17:05.

La condizione di robustezza delle banche italiane deve esere considerata «un punto di partenza e non di arrivo». L'ammonimento è del capo del Servizio Supervisione Gruppi Bancari della Banca d'Italia, Luigi Federico Signorini, che, nel corso di un workshop a margine del congresso Aiaf-Assiom-Forex, ha sottolineato come gli istituti di credito italiani mostrino indicatori di liquidità superiori alla media ma, ha aggiunto, «il sistema deve restare robusto rispetto a ogni turbolenza».

Secondo il dirigente di Via Nazionale, «per continuare a svolgere il loro ruolo fondamentale di sostegno all'economia le banche devono rafforzare le componenti più strutturali della raccolta». Gli stress-test hanno dimostrato che gli istituti italiani stanno «relativamente bene» ed hanno «passato la fase più acuta della crisi senza i danni registrati da altri sistemi, senza un impegno massiccio di soldi pubblici grazie alla loro solidità che ora», ha sottolineato Signorini, «devono mantenere».

Sul mercato, ha rilevato l'economista, ci sono ancora tensioni e «nessuno può considerarsi mai completamente al sicuro». Rafforzare la liquidità anche in vista delle nuove regole di Basilea3 «può essere un processo costoso ma è indispensabile». «Quando la crisi di liquidità colpisce, ha sottolineato Signorini, è già troppo tardi». La buona allocazione del credito, la prudente gestione del rischio, l'efficienza della macchina organizzativa sono cruciali, «ma di cattivo credito e scarso reddito», ha sottolineato Signorini. «Specie in tempi incerti», ha concluso il dirigente della Banca d'Italia, «primum vivere».

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