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Questo articolo è stato pubblicato il 26 marzo 2011 alle ore 16:43.

Articoli

Il vertice di Bruxelles: correzione sui debiti oltre lo 0,5% del Pil - I mercati per ora si accontentano

Il presidente francese Nicolas Sarkozy chiacchera con (da sinistra) il premier inglese David Cameron, il cancelliere tedesco Angela Merkel e il premiersloveno Borut Pahor (Ansa)

Le manovre dal 2012 per gli Stati in forte deficit ma l'Italia punta su quattro «fattori mitiganti»

Al vertice Ue accordo su governance economica, fondo anti-crisi e stress test sulle centrali nucleari

Jose Manuel Barroso con Herman Van Rompuy (Epa)

Accordo su governance economica, fondo permanente anti-crisi e stress test sulle centrali nucleari volontario ma in base a obiettivi e modalità «coordinati». È il risultato della riunione dei capi di Stato e di Governo annunciato dal presidente Ue Herman Van Rompuy che ha detto: «Oggi l'Eurozona ha gli strumenti per fronteggiare le ...

Nel Portogallo sull'orlo della bancarotta «possibili le elezioni»

Il Portogallo, la cui grave situazione economica è conosciuta da tempo, dovrà fronteggiare tra poco due importanti emissioni di titoli, una da 5 miliardi a metà aprile, l'altra di 7 miliardi a giugno. Il presidente della Repubblica, Anibal Cavaco Silva, ha avviato le consultazioni con i leader dei principali partiti politici, per ...

Tre nuovi patti per l'Europa - Senza aiuti Portogallo a secco entro l'estate - S&P taglia il rating

Da sinistra il Primo ministro portoghese Jose Socrates con il presidente francese Nicolas Sarkozy e il presidente della Commissione europea Jose Manuel Barroso arrivano a Bruxelles per il vertice Ue. Marzo 24, 2011 (EPA/JULIEN WARNAND)

Al vertice dei 27 intese su competitività, regole antideficit e aiuti d'emergenza da 500 miliardi. La crisi portoghese piomba sul summit che mette il sigillo alla nuova governance europea

Il Portogallo si rassegna: anni di austerity

L'annuncio mercoledì sera della crisi di governo in Portogallo e l'alta probabilità di nuove elezioni entro i primi di giugno hanno reso pressoché inevitabile, secondo il consenso dei mercati finanziari, il ricorso a un pacchetto di salvataggio da parte dell'Unione europea e del Fondo monetario. Il declassamento, nella giornata di ieri, ...

Per l'Italia il sacrificio maggiore

Il peso degli oneri di raccolta fondi fa salire il costo di partecipazione al veicolo salva-stati

Sul patto passa la linea di Roma

In un vertice europeo dominato da un lato dal caso del Portogallo, dall'altro dalla crisi libica, passa quasi in secondo ordine l'intesa che va definendosi sul nuovo patto di stabilità e sul patto sull'euro, versione riveduta e corretta dell'orginario «patto per la competitività» targato Germania e Francia. L'accordo che nell'ultimo ...

La Ue riparte dal «salva-Stati»

L'Eurogruppo riparte da un'autoriforma di tutto rispetto. Ampia, severa, incisiva se non radicale. Armata di nuove regole e di strumenti più credibili per garantirne il rispetto. Nonché di un Fondo permanente di stabilizzazione per i paesi in difficoltà, che di fatto seppellisce il divieto dei salvataggi, la vecchia clausola di ...

I mercati per il momento si accontentano

«Meglio di niente», è la conclusione rassegnata alla quale sono giunti ieri trader, strategist, economisti ed investitori da una prima lettura a caldo dell'Euro Patto. Avrebbero preferito sanzioni automatiche e tabelle di marcia inderogabili sul contenimento di deficit e debito, che sono mancate. E sognavano di non dover leggere i ...

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