La contabilità «economico-patrimoniale» è il sistema utilizzato dalle aziende. Questo meccanismo misura le risorse utilizzate (costi), sia in termini di personale sia in termini di beni e servizi, per produrre beni e servizi (ricavi). La contabilità finanziaria misura invece i flussi di cassa in termini di uscite (spese) e di introiti (entrate). Le differenze fondamentali sono due: il momento in cui una spesa o un'entrata diventano rilevanti, perché per esempio un finanziamento viene registrato dalla contabilità finanziaria solo nell'uscita determinata dall'ammortamento, sia nei confini dei fatti misurati, perché la contabilità economica permette di esaminare anche la dinamica del patrimonio. L'introduzione di elementi «economico-patrimoniali» nella contabilità finanziaria è essenziale per adeguare i bilanci pubblici italiani ai criteri di verifica adottati in sede europea. Il complesso della riforma prevede anche l'adozione del bilancio consolidato, che unisce nello stesso conto la Pubblica amministrazione e le realtà da essa controllate

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