Il Sole 24 Ore
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Ristrutturazione del debito sovrano


È una forma di rinegoziazione del debito da parte di uno Stato che non è più in grado di far fronte ai propri obblighi nei confronti dei creditori. La ristrutturazione avviene attraverso modifiche alle condizioni del prestito che possono riguardare la sua durata (allungamento delle scadenze per i rimborsi), il tasso d'interesse applicato o il capitale (attraverso un haircut, cioè un taglio del valore nominale dei titoli in portafoglio). L'ipotesi di ristrutturazione del debito è stata messa nero su bianco dagli Stati membri dell'euro. A partire dal 2013 infatti un Governo che riceverà il sostegno finanziaro del Meccanismo di stabilità europeo (Esm) dovrà contestualmente prevedere il coinvolgimento dei creditori privati. In caso di ristrutturazione del debito l'Esm godrà dello status di creditore privilegiato: questo significa che avrà la priorità sugli altri soggetti nel rimborso dei crediti, al pari del Fondo monetario internazionale. I capi di Stato e di Governo dell'area euro hanno anche previsto, sempre a partire dal 2013, l'inserimento di clausole di azione collettiva (Cac) che consentono a una maggioranza qualificata di creditori di imporre allo Stato debitore le condizioni di ristrutturazione del debito. Le Cac sono strumenti giuridici comuni nel sistema anglosassone.

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