È un'espressione ormai consolidata nella gestione delle crisi aziendali, soprattutto con lo scoppio dei primi effetti della crisi internazionale sull'economia reale. I tavoli di crisi sono gestiti dal ministero dello Sviluppo economico, convocati periodicamente: partecipano i dirigenti del ministero incaricati di seguire la politica industriale, i rappresentanti dell'azienda e delle organizzazioni sindacali. I singoli incontri si concludono con la definizione di un verbale che tiene conto dello stato dell'arte relativo a procedure di mobilità, riorganizzazione o ristrutturazione aziendali, riconversione produttiva, potenziale sviluppo di nuovi mercati, diversificazioni produttive eccetera. Lo strumento principale per la chiusura positiva di un tavolo di crisi è l'accordo di programma.
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