Il Sole 24 Ore
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Venerdì della collera


L'inizio della protesta che martedì 25 gennaio fece per la prima volta vacillare il regime del presidente egiziano Hosni Mubarak fu definito dagli organizzatori della manifestazione in piazza Tahrir "il giorno della collera". Visto il successo, gli organizzatori battezzarono poi con lo stesso nome i tre giorni seguenti: anche mercoledì, giovedì e venerdì diventarono "giorni della collera". La definizione ha poi varcato i confini dell'Egitto, dando ispirazione ai movimenti di opposizione in altri Paesi della regione: Giordania, Yemen, Bahrein, Libia e infine Siria che hanno quindi a loro volta organizzato, spesso con un tam tam su Facebook, massicce manifestazioni antiregime intitolandole "giornate della collera". Manifestazioni che si sono via via sempre più concentrate di venerdì, la tradizionale giornata di preghiera per i musulmani, dando così origine ai "venerdì della collera".

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