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Questo articolo è stato pubblicato il 25 giugno 2011 alle ore 16:15.
L'ultima modifica è del 25 giugno 2011 alle ore 10:02.

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L'assemblea Bpm minuto per minuto: cronaca via smsL'assemblea Bpm minuto per minuto: cronaca via sms

Ore 15.27 - L'assemblea degli azionisti ha votato contro l'aumento delle deleghe da tre a cinque per i soci non dipendenti, come proposto dal consiglio di amministrazione su sollecitazione di Banca d'Italia. In assemblea 3.835 soci, 3.000 circa presenti in proprio e 800 per delega. I voti favorevoli sono stati 1.731 , i contrari 2.093 e gli astenuti 11. Il quorum per la modifica dello Statuto era di due terzi dei votanti. Inizia una conferenza stampa.

Ore 14.15 - L'assemblea della Banca Popolare di Milano ha approvato a larghissima maggioranza la delega al cda per il maxi aumento di capitale fino a 1,2 miliardi, suggerita dalla Banca d'Italia. In assemblea 3.840 soci, presenti o per delega. I voti contrari sono stati tre.

Ore 14.00 - Il botta e risposta tra il presidente Massimo Ponzellini e il numero uno dei dipendenti soci, Alessandro Dall'Asta, è stato il momento cruciale della lunga mattinata di lavori dell'assemblea Bpm. Tema del contendere, come previsto, la proposta di aumento delle deleghe da tra a cinque. Ponzellini ha invitato i soci a "non temere il mercato". "Il mercato non ci può conquistare finché rimaniamo cooperativa – ha scandito il presidente - E rimarremo cooperativa solo puntando su tre pilastri: soci, cda, direzione e management della banca". "Sono sicuro - ha concluso - che Bpm oggi ritroverà orgoglio e coraggio e non si farà spaventare dalle 5 deleghe perché non è quello il problema, anche perché se domani il governo vuole ce ne mette dieci o venti".

Pochi minuti dopo è arrivata la replica di Dall'Asta: "Noi siamo tra coloro – ha spiegato - che temono che attraverso un nuovo aumento deleghe possano prevalere in assemblea gruppi organizzati che privilegiano il capitale nei confronti della persona". L'assemblea ha riservato applausi convinti a entrambi, lasciando sul tavolo tutti i dubbi sull'esito del voto. Divisi tra favorevoli e contrari all'aumento delle deleghe anche gli interventi successivi dei soci. Il dibattito sulle deleghe, in ogni caso, sta facendo passando in secondo piano tutti gli altri punti all'ordine del giorno dell'assemblea, a partire dal maxi aumento di capitale fino a 1,2 miliardi. Terminati gli interventi dei soci e mentre è in corso la replica di Ponzellini, in sala iniziano a circolare le proiezioni sull'esito del voto. Se l'affluenza sarà superiore alle attese, dicono in molti, aumentano la probabilità di vittoria dei ‘sì' alle deleghe. Altrimenti, se come previsto i voti totali saranno tra i 3mila e i 3.500, sarà un testa a testa.

Ore 13.20 - È il momento del tradizionale intervento di Enrico Beruschi, comico dello storico Drive In, ex ragioniere e socio Bpm. Discorso al limite del paradosso, che parla di un Ponzellini-cappuccetto rosso "che viene chiamato dalla mamma, la Banca d'Italia, che gli dice di attraversare il bosco ma di stare attento a non parlare con nessuno e soprattutto di non parlare con il lupo", che per Beruschi "sono i sindacati". "Io dei sindacati - racconta Beruschi - ho avuto esperienza solo quando lavoravo, mi hanno diminuito lo stipendio di 100mila euro al mese. È da allora che non mi fido". La chiusura è sulle deleghe: "Perché non le portiamo a 10 - provoca Beruschi - così due terzi delle persone che sono qui annoiatissime se ne vanno a casa o al mare?". Intanto si sta avvicinando la fine dei 38 interventi di soci iscritti a parlare. Il momento del voto si avvicina.

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