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Questo articolo è stato pubblicato il 13 luglio 2011 alle ore 17:40.

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Segnali incoraggianti arrivano anche dal fronte politico interno: la manovra economica è a un passo dall'approvazione (domani sera è atteso l'ok del Senato e nel week end quella della Camera).

Focus Asia
L'azionario giapponese mette a segno un mini rimbalzo nella seduta odierna propiziato dalla pubblicazione delle statistiche rassicuranti sulla salute economica della Cina, che hanno compensato gli effetti dello yen forte. Tra gli altri elementi incoragginati, un report di Credit Suisse che ha avviato la copertura sul settore delle società di trading con "outperform".
Dopo le pesanti perdite dei giorni scorsi, gli investitori stranieri hanno coperto le posizioni corte piazzando grossi ordini sui futures del Nikkei.

Tuttavia i persistenti timori sulla crisi del debito della zona euro hanno impedito al Nikkei di riportarsi sopra la soglia psicologica dei 10.000 punti. L'indice ha infatti chiuso a 9.963,14 punti con un rialzo dello 0,37%. Il Topix è salito dello 0,39%.

«La situazione europea non è cambiata di molto: non sono così convinto di questo rialzo», spiega Hideyuki Ishiguro di Okasan Securities. Tra i singoli titoli Mitsubishi Corp, attiva nel trading delle commodities, è salita dell'1,82% dopo il report di Credit Suisse. L'indice di tutto il comparto mostra un rialzo dell'1,45%. Lo scivolone dell'americana Microchip Technology che ha tagliato le stime per il primo trimestre contagia i titoli del comparto anche in Giappone con perdite rilevanti per Advantest e Tokyo Electron.

La BoJ rivede al rialzo la situazione economica
La Banca del Giappone mercoledì ha aggiornato, per il secondo mese consecutivo, la propria valutazione dell'economia nel suo rapporto di luglio. La produzione si sta riprendendo rapidamente dalla devastazione del terremoto del 11 marzo. "L'attività economica in Giappone é in ripresa con l'alleggerimento dei vincoli dal lato dell'offerta causati dal disastro del terremoto", ha detto la BoJ nel report mensile di luglio. La formulazione é stata più forte che in giugno, quando la Banca centrale aveva affermato che l'economia era ancora di fronte a "una pressione al ribasso" causata dal terremoto di marzo, principalmente sul versante della produzione. La Banca centrale vede anche miglioramenti nelle zone chiave dell'economia, con la produzione e le esportazioni che dovrebbero continuare a migliorare.

La Cina è in salute
L'economia cinese è cresciuta del 9,6% annuo nel primo semestre del 2011. Lo ha reso noto il National Bureau of Statistics (Nbs) mercoledì. Il prodotto interno lordo è aumentato del 9,5% nel secondo trimestre, assottigliando leggermente la crescita, rispetto al 9,7% registrato nel primo trimestre, ha specificato il portavoce del Nbs, Sheng Laiyun in una conferenza stampa. Secondo le statistiche preliminari, il Pil del paese ha raggiunto i 20.446 miliardi di yuan (3.146 miliardi di dollari) nei primi sei mesi, ha detto Sheng, osservando che la performance economica del paese è «generalmente buona» e che si è sviluppata secondo le previsioni macro-economiche nel primo semestre. Lo riporta l'agenzia Xinhua.


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