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Questo articolo è stato pubblicato il 09 marzo 2012 alle ore 19:45.

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Nella transizione all'economia di mercato, dopo anni di dittatura di Enver Hoxha, il "rudimentale sistema finanziario venne dominato da schemi piramidali che promettevano ai partecipanti sostanziosi rendimenti sui loro investimenti". Più di due terzi degli albanesi caddero nella trappola, attirati dalle promesse di ricchezza e dall'avallo dato dal governo ai fondi di alcune delle maggiori imprese. Nel gennaio 1997, quando avevano ormai perso 1,2 miliardi di dollari, gli albanesi scesero in piazza per protestare contro il governo. Il Paese cadde nel caos e le Nazioni Unite intervennero per riportare l'ordine.

Tra le truffe più memorabili, a metà degli anni '90, in Florida, c'è quella di Gerald Payne e della sua "chiesa" Greater Ministries International. Memorabile non solo per la quantità di denaro in gioco, ma anche per il modo in cui veniva sottratta. Payne ha raggirato 18mila persone dicendo loro che avrebbe raddoppiato i loro soldi con investimenti di ispirazione divina. Diceva alle vittime che investiva in oro, argento e titoli esteri, mentre in realtà incassava i loro assegni e basta. Quando la truffa fu scoperta, sul conto intestato a lui e sua moglie gli inquirenti trovarono 20 milioni di dollari. Gerald disse che erano stati donati, non investiti. Fu condannato a 27 anni di prigione, la moglie a 12 e mezzo.

Nel 1985, il trader valutario di San Diego, David Dominelli, detto "Jerry", fu condannato a 20 anni di prigione. Il suo era un classico schema Ponzi: con la sua società d'investimento La Jolla prometteva ai primi investitori rendimenti tra il 40 e il 50%, e li pagava con i soldi degli investitori successivi. Dominelli raggirò 1500 investitori per quasi 80 milioni di dollari.

Ma a realizzare il più grande schema Ponzi di tutti i tempi è stato Bernard Madoff, che Time chiama "il volto moderno del male finanziario". L'ex presidente Nasdaq è colpevole di avere organizzato uno schema Ponzi da 50 miliardi di dollari.

Pezzo grosso di Wall Street, Madoff usava le sue credenziali per conquistare la fiducia dei clienti, mantenendola per due decenni con rendimenti medi del 10,5% annui. Ma secondo la Sec i conti erano truccati: Madoff pagava i nuovi investitori con i soldi dei vecchi. Il suo fondo fraudolento ha coinvolto migliaia di privati, enti di beneficenza, dotazioni universitarie e perfino banche quotate. Dopo avere confessato ai suoi figli che era in difficoltà per pagare gli investitori, gli stessi figli lo hanno consegnato alla giustizia. Madoff fu arrestato l'11 dicembre 2008. Nel marzo 2009 si dichiarò colpevole per tutti gli 11 capi d'imputazione e fu condannato a 150 anni di carcere.

Il Madoff dei Parioli
Madoff ha globalizzato lo schema Ponzi ed è lui, più che l'immigrato italiano degli anni '20, a fare da riferimento anche per la stampa italiana quando è in gioco questa tecnica truffaldina.

Il broker Gianfranco Lande è stato soprannominato il "Madoff dei Parioli" perché aveva clienti facoltosi della Roma "bene", professionisti, personaggi noti, gente dello spettacolo e anche calciatori. Rinchiuso nel carcere di Regina Coeli, imputato per una maxi truffa da 170 milioni di euro, durante gli interrogatori Lande ha affermato che vendeva armi per pagare i dividendi agli investitori e ha accusato l'ex socio Roberto Torregiani di avergli nascosto il 90% dei clienti.

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