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Questo articolo è stato pubblicato il 24 ottobre 2012 alle ore 12:22.

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Klaus Regling, managing director dell' Esm and Ceo dell'Efsf. (Reuters)Klaus Regling, managing director dell' Esm and Ceo dell'Efsf. (Reuters)

L'Efsf e l'Esm non erogano mai prestiti senza condizionalità. E' una regola semplice e chiara. Il grado di condizionalità dipende dal tipo di strumento usato, ma non facciamo nulla senza condizionalità. Per esempio, per la ricapitalizzazione delle banche le condizioni sono state mirate alla ristrutturazione del settore bancario, nel caso del Portogallo la condizionalità è stata molto simile a quella applicata dall'Fmi, su consolidamento fiscale e riforme strutturali. La condizionalità funziona, ha funzionato per molti paesi assistiti dai programmi dell'Fmi...

È vero che la ECCL può essere richiesta senza essere utilizzata?
Questa è esattamente l'idea che c'è dietro la ECCL: il paese che la richiede non deve avere l'intenzione di utilizzarla. Naturalmente, nel caso di necessità può essere attivata. Ma se un paese è sicuro di usarla fin dall'inizio, in quel caso dovrebbe chiedere direttamente il programma di aggiustamento. Le linee di credito precauzionali vengono usate dall'Fmi da parecchio tempo.

Supponiamo che un paese chieda la ECCL, che l'Eurozona rilasci il disco verde e che l'Esm la metta a disposizione, con la possibilità di acquistare titoli di Stato sul primario. Ma supponiamo anche che il paese non la usi, non faccia alcun tiraggio: questo basterebbe a consentire alla Bce di considerare l'attivazione delle OMTs sui titoli di Stato di questo paese che ha ottenuto la ECCL ma non l'ha usata?
Sì, è possibile, ma di certo non è scontato. Va ricordato che le OMTs non prevedono automatismi. La Bce richiede la stipula di un accordo tra un paese e l'Esm, sotto forma di programma o ECCL con la «possibilità» di intervento sul primario da parte dell'Esm. Non è stata posta come condizione l'esistenza di acquisti effettivi sul primario ma solo la possibilità che vi sia questo tipo di intervento. Questa è una condizione necessaria ma non sufficiente: alla fine la Bce deciderà indipendentemente e sulla base di valutazioni di politica monetaria se sarà il caso di usare le OMTs oppure no.

La ECCL può considerarsi un programma soft con condizionalità leggera?
R. Ebbene, non è facile dirlo. Le linee di credito precauzionali ECCL necessitano dello stesso processo politico di un programma. Le ECCL hanno bisogno della decisione all'unanimità dei 17 ministri dell'economia e delle finanze per poter essere concesse. L'iter politico è lo stesso di un programma di aggiustamento perchè nel caso in cui l'erogazione di un prestito dovesse rendersi necessaria tramite le ECCL, si dovrà mettere denaro a disposizione immediatamente. Le ECCL in fondo prestano denaro a un paese nel momento in cui iniziano ad acquistare i suoi titoli di Stato in asta.

La ECCL prevede condizionalità diverse, più o meno stringenti, nel caso di attivazione o meno della linea di credito?
No, nel momento in cui una ECCL viene stipulata, c'è la condizionalità e c'è il denaro a disposizione. Questo significa che se un paese inizia a tirare denaro dalla linea di credito precauzionale ECCL, anche se solo attraverso l'acquisto di titoli di Stato sul primario, quel paese sarà soggetto al monitoraggio perchè bisognerà capire perchè ha avuto bisogno di usare la linea di credito. Questo significa che ogni tre mesi una delegazione visiterà quel paese per valutare fino a che punto gli impegni presi sul fronte del consolidamento fiscale e delle riforme strutturali sono stati rispettati.

A proposito degli acquisti sul primario, l'Efsf è un creditore pari passu, al livello dei privati: ma guardando avanti, l'Esm manterrà lo status di creditore privilegiato?
Il quadro legale è chiaro. Quando l'Esm eroga un prestito, lo fa con lo status di creditore privilegiato. L'unica eccezione alla regola è stata quella delle banche spagnole, ma solo perchè l'accordo è stato negoziato e concordato dall'Efsf che non è creditore privilegiato e quindi l'obbligo del "pari passu" è stato trasferito nel caso spagnolo dall'Efsf all'Esm.

Ma cosa accadrà esattamente nel caso di acquisto di titoli di Stato in asta da parte dell'Esm? La seniority resta?
Quando compriamo titoli di Stato di un paese, in quel momento noi come Esm stiamo erogando un prestito a quel paese, perchè utilizziamo il prestito per comprare i titoli. Il nostro status di creditore privilegiato è collegato al prestito solamente.

Una potenza di fuoco congiunta di 700 miliardi, tra Efsf e Esm messi assieme, è grande abbastanza per calmare i mercati? I mercati chiedono sempre di più…
I mercati chiedono sempre di più ma ci siamo abituati. Abbiamo 700 miliardi: 200 sono riservati a Grecia, Irlanda e Portogallo, e credo che altri 50 andranno per le banche spagnole. Quel che rimane è molto. Guardando avanti, se dovessimo fare un nuovo programma per un grande paese, non lo gestiremo come abbiamo fatto finora. Possiamo intervenire sul mercato primario dei titoli di Stato fino al 50% dell'ammontare in emissione: non proveremmo a finanziare al 100% uno Stato grande sotto programma. Il nostro approccio cambierà rispetto a quello usato per Grecia, Irlanda e Portogallo.

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