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Fabrizio Viola, ad Mps, a Radio 24: «Auspichiamo che si creino le condizioni per l'interesse di nuovi soci nei confronti di Mps»

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15.20
Le «perplessità da più parti sollevate in ordine alla sovrapposizione di plurimi interventi giudiziari» sul caso Mps, hanno spinto il Comitato di presidenza del Csm ad aprire una pratica sulle «eventuali modifiche della disciplina processuale di cui all'articolo 9 del codice di procedura penale».

13.30 Per Fabrizio Viola, amministratore delegato di Monte dei Paschi di Siena, la Borsa non crede ancora al piano industriale messo a punto dal nuovo management:«Il mercato da tempo attribuisce al titolo Mps uno sconto molto forte e molto più elevato rispetto ai propri competitor sul patrimonio netto. Questo a mio avviso è sintomo del fatto che ancora il mercato non crede a quello che potrà essere il miglioramento dei fondamentali implicito nel piano industriale che abbiamo approvato e iniziato a realizzare nella seconda parte dell'anno scorso». Lo dichiara a Salvadanaio su Radio 24, Fabrizio Viola, amministratore delegato di Mps. «È indubbio che le vicende che hanno caratterizzato i giorni scorsi hanno avuto un effetto sull'andamento del titolo». - continua Viola a Radio 24 - «Non poteva che essere così. Il contraccolpo emotivo, le notizie che sono apparse sui giornali, i riferimenti quotidiani e continui alle questioni giudiziarie ovviamente non potevano non avere effetti sulla quotazione del titolo bancario. Quello che posso dire - conclude Viola - è che dal punto di vista gestionale la banca sta continuando a operare assolutamente in modo regolare, e devo dire con grande sforzo da parte di tutti, primi fra tutti i dipendenti, che sono evidentemente tutti i giorni messi alla prova e stanno dimostrando un grande attaccamento e una grande professionalità. Ovviamente auspichiamo che si creino in tempi brevi le condizioni per un interesse da parte di soci finanziari stabili e di qualità per la banca».

13.20 Il Palazzo di Giustizia di Siena non è a norma e su richiesta del Presidente del Tribunale, Stefano Benini, il questore di Siena Giancarlo Benedetti ha emesso un'ordinanza nella quale si stabilisce che i giornalisti e curiosi possono sostare solo al pianoterra e non ai piani superiori. «Il palazzo é vecchio - ha detto Benini parlando a una delegazione dei giornalisti presenti a Siena - ci cadono i calcinacci dentro. Inoltre questo palazzo é privo del certificato per la prevenzione degli incendi, é tutto fuori norma».

11.50 Il super testimone Antonio Rizzo, è ascoltato come persona informata sui fatti dalla Guardia di finanza di Roma. Rizzo, dirigente della Dresdner Bank; è il grande accusatore dei dirigente Mps Gianluca Baldassarri e il suo uomo di fiducia a Londra, Matteo Pontone. È stato Rizzo a parlare per primo della ''banda del 5 percento'', che prendeva commissioni illecite su ogni operazione. In questo caso si parla di ''creste'' sui prodotti derivati, di cui e' stata occultata la perdita potenziale in bilancio (500 milioni). Alle 15 e' intanto atteso a Siena l'arrivo dell'ex presidente di Mps Giuseppe Mussari, indagato per truffa, agiotaggio e turbativa d'asta.

11.40 La procura di Trani ha trasmesso ai pm di Siena il fascicolo di indagine aperto su Mps dopo la denuncia di Adusbef. Nell'inchiesta venivano ipotizzati i reati di aggiotaggio, manipolazione del mercato e omesso controllo in relazione a presunte inefficienze nei controlli di Consob e Bankitalia. I pm tranesi Antonio Savasta e Michele Ruggiero continuano invece ad indagare per truffa aggravata e usura in relazione ai derivati emessi da Mps e da Bnl, Unicredit, Intesa San Paolo e Credem.

9.00 Avvio di settimana difficile in Borsa per Banca Mps. Nel giorno in cui accelera l'inchiesta dei Pm sullo scandalo dei derivati che ha travolto la banca senese, le azioni Mps hanno stentato a fare prezzo subendo anche una sospensione nei primi minuti di contrattazione. Al momento il titolo quota regolarmente e accusa una perdita attorno al 6 per cento, trascinando al ribasso anche Piazza Affari (-1,22%).

L'inchiesta, che si sviluppa lungo i due binari paralleli sulle vicende che riguardano l'acquisto di Antonveneta e le operazioni in derivati, dovrebbe subire una decisa accelerazione in queste giornate: già oggi di fronte ai pm senesi dovrà apparire l'ex presidente Giuseppe Mussari; mercoledì sarà poi la volta dell'ex direttore generale Antonio Vigni, che sarà poi seguito dall' ex presidente del collegio dei revisori dei conti, Tommaso Di Tanno e dagli ex sindaci effettivi, Pietro Fabbretti e Leonardo Pizzichi.

La settimana «calda» di Mps si completerà poi, sempre mercoledì, con un Cda nel corso del quale gran parte dell'attenzione sarà dedicata a esaminare i contratti finanziari che hanno per oggetto operazioni quali "Alexandria" e "Santorini" finite al centro delle inchieste in queste ultime settimane. Elevati intanto i volumi attorno al titolo Mps: nei primissimi minuti di contrattazione sono passati di mano già 100milioni di titoli dell'istituto senese.

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