grafici

Spread sui mutui a tasso variabile

«Lato tassi notiamo come ci sia un progressivo ritorno di interesse per il tasso fisso, questo anche alla luce del nuovo livello di minimo storico degli indici Irs raggiunti in questi giorni - continua Rossini -. La dinamica è particolarmente visibile quando si considerano le operazioni di surroga del proprio mutuo a tasso fisso in altro mutuo a tasso fisso: chi per proprio Dna è «fissato con il tasso fisso» e ha contratto per esempio un mutuo a tasso fisso ad inizio 2012 (con un Irs a 20 anni attorno al 2,7% e spread di offerta attorno al 3,6-3,8%) oggi può mantenere la propria tranquillità della rata fissa passando a zero spese ad un nuovo mutuo a tasso fisso con Irs attorno al 2% e spread attorno al 2,4%, beneficiando di un tasso finito che scende di ben 2 punti percentuali ripetto al tasso iniziale e una rata mensile che di riflesso si riduce di importo del 10-15%, il che equivale a dire ben oltre 5 cifre di risparmio in euro sulla durata residua del mutuo».

twitter.com/vitolops

©RIPRODUZIONE RISERVATA