Il New York Times fa notizia. Ma questa volta non per ciò che scrive, piuttosto per quel che viene scritto sul suo futuro. Potrebbe finir preda dell’impero di Michael Bloomberg, un’ipotesi che ieri è bastata a far scattare un rally delle azioni in Borsa: il miliardario ed ex sindaco di New York avrebbe espresso direttamente al presidente ed erede della famiglia di editori del Times, Arthur Sulzberger junior, il desiderio di impadronirsi delle pagine, cartacee e digitali, che tuttora ospitano il motto «Tutte le notizie che meritano di essere pubblicate». Una voce come tante, come tante infondata nel mondo caldo delle possibili fusioni e acquisizioni? Per ora è molto probabile. Sulzberger ha sempre negato che il quotidiano sia in vendita e ripetute riorganizzazioni e cessioni di divisioni marginali hanno aiutato la sua performance in un settore che fa i conti con l’avvento di Internet e la scarsa pubblicità. L’editore avrebbe risposto picche anche a Bloomberg, stando al New York Magazine che ha riportato le indiscrezioni sulle avance.
Resta tuttavia il fatto che attorno al marchio del Times, nonostante il prestigio, si aggirano ormai da tempo cacciatori di trofei o di opportunità. In passato era affiorato anche il nome del magnate messicano Carlos Slim, giù maggior azionista individuale del gruppo con il 16,8%. L’interesse di Bloomberg, già più volte citato come possibile acquirente, sarebbe aumentato dopo che Rupert Murdoch, negli anni scorsi si è aggiudicato il Wall Street Journal.
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