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La Borsa di Atene crolla (-9%) e le banche affondano. Ma…

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La banca centrale usa

La Borsa di Atene crolla (-9%) e le banche affondano. Ma non è ancora contagio

(Reuters)
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I timori sulla situazione in Grecia, senza tradursi per ora in vero contagio, alimentano tuttavia l’avversione al rischio sui mercati. Alla dura retorica dei leader Ue (Angela Merkel ha detto «no» all’ipotesi di un taglio sul debito di Atene) il nuovo governo Tsipras ha risposto con la decisione di «congelare» il piano di privatizzazioni su energia e Autorità portuale del Pireo, uno dei passaggi chiave del programma di dismissione di beni statali concordato con la troika. Come se non bastasse Atene ha aperto un nuovo possibile terreno di scontro con la Ue contestando le nuove sanzioni varate contro la Russia.

Tutto ciò non ha fatto altro che nutrire i timori e le tensioni sull’esito dei colloqui per rinegoziare gli aiuti internazionali di cui Atene ha disperato bisogno per affrontare le scadenze che lo aspettano. A partire dai 3,8 miliardi di prestiti e interessi che dovrà onorare a breve. In questo difficile contesto si spiega l’impennata dei rendimenti dei titoli greci. Il differenziale di rendimento (spread) tra titoli decennali greci e tedeschi è balzato a 974 punti, ai massimi da quasi due anni.

Il tasso del titolo a 3 anni è arrivato a rendere quasi il 17 per cento. Un livello significativamente più alto del titolo decennale il cui tasso ha superato la soglia del 10 per cento. La curva dei rendimenti insomma continua ad essere invertita, segnale che i mercati hanno timori sulla solvibilità del Paese. Tutto ciò mentre la Borsa di Atene registra il terzo pesante ribasso consecutivo. L’indice principale ha chiuso con un perdita del 9,24%, con i titoli delle prime quattro banche del Paese che hanno lasciato sul terreno tra il 25% e il 29% della loro capitalizzazione.

Nel tardo pomeriggio è arrivata un’ulteriore cattiva notizia, visto che Standard and Poor’s ha deciso di mettere la Grecia sotto osservazione con implicazioni negative. Attualmente il rating di Atene sia di lungo sia di breve termine è “B”. La bocciatura sarà garantita se, si legge nella nota dell'agenzia, ci sarà «uno stallo dei negoziati con l'Unione europea, la Banca centrale europea e il Fondo monetario internazionale». L’agenzia di rating ha segnalato anche la preoccupazione crescente per la corsa agli sportelli.

Le turbolenze su Atene hanno condizionato negativamente anche le quotazioni dei titoli di Stato dei paesi periferici dell’area euro. Questo spiega la decisa risalita del differenziale di rendimento tra Bund e BTp (qui il grafico di giornata dello spread).

Un quadro complicato e incerto che tuttavia non ha pregiudicato l’esito dell’asta BoT in programma: il Tesoro ha infatti collocato tutti i 7 miliardi di titoli, con rendimenti in calo dallo 0,297% di dicembre allo 0,16%. Sostenuta la domanda pari a 12,1 miliardi di euro, cioè 1,74 volte l’ammontare offerto.

Sul fronte azionario la giornata è contrastata. A Piazza Affari, complice l’effetto Grecia che ha pesato anche sui listini di Lisbona e Madrd (-1,6% per entrambi), soffre il settore bancario (qui il grafico Ftse Italia Banche): male Monte dei Paschi (-4,98%), giù di oltre il 3% Unicredit (-3,24%) e Ubi Banca (-3%), -1,22% Intesa Sanpaolo. Corrono, invece, le azioni di Finmeccanica, dopo la revisione al rialzo i risultati per il 2014 e l’approvazione del piano industriale. Male anche Wall Street, dove dopo il comunicato della Fed il Dow Jones perde l'1,11%, il Nasdaq cede lo 0,93% e lo S&P 500 lascia sul terreno l'1,3%.

In rialzo Wall Street grazie ai segnali positivi in arrivo dai conti di Apple, la prima società al mondo per capitalizzazione (vale oltre 635mila miliardi), che ha riportato il maggior utile trimestrale di tutti i tempi grazie al boom di vendite dell’iPhone: 18 miliardi di dollari.

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