A domanda precisa sui costi dell’operazione, il 26 novembre scorso Brunello Cucinelli, fondatore di una delle aziende simbolo del lusso made in Italy, aveva glissato, a più riprese. «Siamo qui per parlare di bellezza, non di denaro. Vorrei solo dire, anche per rassicurare azionisti e analisti – aveva aggiunto sornione – che questo progetto per rendere ancora più bella la valle ai piedi del borgo di Solomeo sarà finanziato dalla Fondazione Brunello e Federica Cucinelli, non dalla spa».
Il progetto (i lavori sono già partiti e dureranno poco più di un anno) prevede la creazione di tre parchi naturali aperti al pubblico che occuperanno circa 80 ettari (pari a oltre cento campi da calcio). Un progetto ambizioso, ma anche costoso, tanto che ieri Fedone srl, la società-veicolo attraverso la quale la famiglia dell’imprenditore umbro deteneva – e continuerà a detenere – la maggioranza della Brunello Cucinelli spa, ha annunciato la cessione di 3.494.ooo azioni (pari al 5,14% della società e, alle quotazioni di ieri, 19,55 euro, a quasi 70 milioni di euro). La finalità dell’operazione? «Raccogliere risorse per il Progetto per la bellezza presentato in novembre», ha commentato Cucinelli. La procedura scelta è quella dell’accelerated book building ed è riservata a investitori istituzionali.
Nel Paese degli annunci che troppo spesso rimangono tali, è sempre una sorpresa, estremamente positiva, veder seguire i fatti (economici) e ritrovare una coerenza perduta tra parole e impegni concreti.