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Borse in calo. Piazza Affari chiude a -0,33%. Forti…

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la giornata dei mercati

Borse in calo. Piazza Affari chiude a -0,33%. Forti vendite sul petrolio (-5%)

Andamento titoli
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Le Borse europee chiudono in ribasso la seduta, dopo lo scatto messo a segno ieri. Il Ftse Mib di Piazza Affari ha ceduto lo 0,33% in linea con gli altri principali indicatori europei.

A Milano si registra una particolare attenzione per il titolo Mediaset che guadagna oltre il 3% dopo le dichiarazioni ottimistiche del Cfo Marco Giordani sulla raccolta pubblicitaria del gruppo televisivo.

Male i titoli petroliferi (Eni, Saipem, Tenaris). Il comparto risente del nuovo calo del greggio tipo Wti (-5%) a 50 dollari dopo il nuovo record delle scorte negli Stati Uniti, salite la settimana scorsa di 6,3 milioni di barili, su livelli che non si vedevano da 33 anni.

Mentre Wall Street procede in timido rialzo dopo i positivi dati macro: l'indice Pmi servizi negli Usa accelera a gennaio. L'indice, calcolato da Markit sale a 54,2 punti dai 54 punti dell'indice flash e dai 53,3 punti di dicembre. Si tratta di un livello molto più alto della soglia di 50 punti, che separa le fasi di espansione da quelle di contrazione dell'economia.

Alla fine, la Borsa registra una chiusura debole: lo S&P 500 cede lo 0,4% a 2.041,4 punti, mentre il Dow Jones sale dello 0,04% a 17.673,92 punti, e il Nasdaq perde lo 0,23% a 4.716,60 punti.

Oltre al petrolio riflettori puntati sulla Grecia e sugli sviluppi circa un accordo con la Troika per la rinegoziazione del debito (detenuto per l’82% da Ue-Fmi e Bce). La Borsa di Atene ha vissuto una giornata di forte volatilità, con alti e bassi, prima di chiudere in rialzo dello 0,89 per cento.

Inoltre oggi c’è stata l’emissione di un bond ad Atene. Nella prima emissione del nuovo governo greco, Atene ha pagato tassi di interessi più alti. Il rendimento degli 812,5 milioni di euro di titoli del debito pubblico semestrali emessi oggi sono saliti al 2,75% rispetto al 2,30% pagato all'ultima asta dello scorso 7 gennaio.

Dopo Parigi, Londra e Roma, oggi il ministro greco dell'Economia, Yanis Varoufakis, ha fatto tappa a Francoforte per incontrare il presidente della Bce, Mario Draghi. L’incontro si è tenuto alle 9,30, al momento non è prevista alcuna conferenza stampa. Intanto, il premier Alexis Tsipras è a Bruxelles. Poco dopo mezzogiorno è stato calorosamente accolto, con un abbraccio e una forte stretta di mano, dal presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker. Al termine Tsipras si recherà nella sede del Consiglio Ue per incontrare il presidente Donald Tusk.

L'obiettivo è quello di trovare il modo di rinegoziare i 240 miliardi di euro del piano di salvataggio internazionale. I riflettori sono puntati soprattutto su Varoufakis, il quale intende mantenere a galla la Grecia fino giugno e propone uno swap per alleggerire il peso del debito di Atene, che colleghi i rimborsi sugli interessi alla ripresa della crescita del Pil. I mercati ieri hanno virato al rialzo, in particolare la borsa di Atene che ha chiuso a +11%, proprio sulla scia del crescente ottimismo che circonda la negoziazione del debito greco. Domani il ministro greco resterà in Germania per incontrare il ministro delle Finanze tedsco, Wolfgang Schaeuble, un osso duro, che parlerà anche a nome di Angela Merkel, visto che la cancelliera ha preferito non incontrare Tsipras.

Il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi, nel suo incontro con Varoufakis, ha «chiarito il mandato istituzionale della Bce e ha chiesto al nuovo governo di avviare un rapido e costruttivo confronto con l'Eurogruppo per garantire la stabilità finanziaria». È quanto riferisce una fonte Bce.

Pmi Eurozona sopra le attese
I mercati hanno reagito freddamente ai dati dei Pmi nell’Eurozona che evidenziano una ripresa dell’economia. A gennaio, infatti, l'indice Pmi servizi dell'Eurozona è salito dai 51,6 di dicembre al 52,7 di gennaio. È un risultato leggermente superiore alle attese degli analisti che indicavano 52,3 punti. L'indice Pmi composito (che raggruppa le industrie manifatturiere e dei servizi) e' salito a 52,6 a gennaio dal 51,4 di dicembre. Il mercato per il composito stimava un risultato leggermente inferiore, pari a 52,2 punti. «L'Eurozona sta godendo di un inizio di anno positivo, con una crescita dell'attività economica - commenta la nota - che accelera per il secondo mese consecutivo raggiungendo il punto piu' alto da luglio dell'anno scorso». A spingere sull'acceleratore della crescita sono state soprattutto Spagna, Germania e Italia. Nel dettaglio, l'indice Pmi composito italiano sale a 51,2 punti da 49,4 di dicembre, contro attese ferme a 50,1 punti. In particolare, il settore servizi prende slancio con l'indice in crescita a 51,2 punti. La soglia dei 50 punti fa da spartiacque tra espansione e contrazione del ciclo.

Euro tonico
L'euro mantiene i suoi guadagni e resta sopra quota 1,114 dollari, sulla scia delle attese più ottimistiche sulla rinegoziazione del debito greco. La moneta europea passa di mano a 1,1460 dollari, euro/yen a 134,70 e dollaro/yen a 117,50.

Spread
Lo spread tra il Btp e il Bund tedesco viaggia in calo a 117 punti base col rendimento del decennale all'1,53%. Il differenziale della Grecia segna 900 punti base col tasso sui titoli ellenici al 9,35% (rendimenti dei bond dell’Eurozona).

Sprint di Tokyo
La Borsa di Tokyo termina gli scambi con un balzo dell'1,98%, in scia al rally delle quotazioni del petrolio e all'ottimismo su una possibile soluzione concordata sul debito tra la Grecia e i suoi creditori. L'indice Nikkei, con lo yen indebolitosi contro il dollaro, guadagna 342,89 punti, attestandosi a quota 17.678,74

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