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    Sabatini (Abi): «Una “bad bank” per favorire il credito e spingere l’economia»

    Lo strumento della bad bank potrebbe favorire la ripresa del credito e quindi spingere l'economia. Questa l'opinione di Giovanni Sabatini, direttore generale dell'Abi. “Credo che sia un meccanismo che puo' accelerare la riduzione del peso delle sofferenze nei bilanci delle banche - ha dichiarato Sabatini entrando al 21mo congresso Assiom Forex - puo' aiutare una piu' accelerata ripresa del credito e quindi nei confronti dell'economia”. Secondo Sabatini la bad bank non servirebbe a salvare le banche “come nel caso spagnolo o in altri casi europei” ma per sostenere l'economia.

    Secondo Sabatini la costituzione della bad bank non si porrebbe come un aiuto di Stato. “Ovviamente - ha dichiarato il direttore di Abi - e' un tema da verificare con la Commissione europea”. Sabatini comunque ha sottolineato che “nella capital market union uno dei progetti riguarda il mercato delle cartolarizzazioni in Europa e quella e' una strada su cui riflettere per inserire misure che accelerino lo smobilizzo dei crediti deteriorati. Per altro Sabatini ha ricordato che “in occasione del Ltro era stata prevista a livello europeo la possibilita' che le banche acquistassero a pagamento una garanzia dello Stato per potere avere titoli eleggibili per operazioni di finanziamento con la Bce”.

    Insomma per Sabatini “c'e' un precedente: quando la Bce ha lanciato il piano di riacquisto di abs e cartolarizzazioni accomunando la possibilita' di acquistare tranche mezzanine a fronte di garanzie”. Sabatini ha sottolineato a piu' riprese che la costituzione di una bad bank in Italia sarebbe una mossa completamente diversa dall'intervento per il salvataggio delle banche spagnole. “Il modello spagnolo - ha spiegato - era necessario per salvare le banche, mentre nel caso della bad bank l'obiettivo e' completamente diverso: far ripartire il credito nella logica di un ritorno alla crescita”.

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