La rivoluzione della vigilanza europea, l'inizio della fine del voto capitario per le banche popolari piu' grandi, la voglia di bad bank. Sarà che i prossimi mesi potrebbero cambiare la faccia del sistema bancario italiano, ma al congresso Assiom Forex di oggi non manca (quasi) nessuno tra banchieri, manager e vertici dei principali gruppi italiani, a Milano per cercare di capire che ne sarà delle banche italiane dal governatore Visco, dal vice dg di Bankitalia Fabio Panetta (che siede nel supervisory board in Bce ed è tra gli italiani più importanti a Francoforte) o da colleghi magari piu' informati.

In prima fila, accanto al dg di Via Nazionale Salvatore Rossi, il presidente del Cds di Intesa Giovanni Bazoli, il presidente del cds di Ubi Andrea Moltrasio e il presidente di Bnl, Luigi Abete, poi il country chairman di Deutsche Bank in Italia, Flavio Valeri (sponsor di quest'anno) e vicino a lui Carlo Cottarelli, rientrato come direttore esecutivo al Fondo Monetario internazionale.

Sempre in prima fila, poi, il capo della Vigilanza di Bankitalia Carmelo Barbagallo, seduto tra il ceo del Banco Popolare Pier Francesco Saviotti e quello di Bper, Alessandro Vandelli, poi il dg di Popolare Vicenza Samuele Sorato (il presidente Zonin e' poche poltrone piu' in la') e l'ad di Carige, Piero Montani. Sempre di Carige, ma all'altro estremo della sala, il presidente Cesare Castelbarco, seduto vicino al ceo di Ubi Victor Massiah e a Giovanni Gorno Tempini di Cdp.

Sempre in prima fila, tra gli altri il presidente del cdg di Intesa Sanpaolo Gian Maria Gros-Pietro e quello dell'Abi, Antonio Patuelli, tra loro Fabio Panetta. Poi il ceo di UniCredit, Federico Ghizzoni e quello di Bpm, Giuseppe Castagna. Sempre da Piazza Meda, c'e' anche il presidente del cdg Mario Anolli e il suo omologo di Ubi, Franco Polotti. Vicino a loro, il presidente di Veneto Banca, Francesco Favotto.
Molto nutrita, dunque, la pattuglia delle popolari, anche se a mancare - formalmente per un'influenza - è Ettore Caselli, presidente di Bper e soprattutto di Assopopolari.

© Riproduzione riservata