E' negativo, dopo un avvio in rialzo, l'andamento del titolo di Banzai nel suo primo giorno di contrattazioni in Borsa: nel giorno del debutto la matricola ha perso il 2,67% chiudendo a 6,57 euro. Prima Ipo del 2015 sull'Mta, Banzai è la sessantottesima società quotata sullo Star e ha raccolto, in fase di collocamento, 54 mln di euro, con una capitalizzazione pari a 274 milioni.
Banca Akros ha agito come sponsor, mentre Jefferies International Limited e Banca Profilo sono stati i coordinatori dell'offerta globale di vendita e sottoscrizione.
Banzai è la creatura dell'ex «golden boy» di internet Paolo Ainio (il papà di Virgilio, il primo portale italiano). Raccolti 54 milioni di euro, la metà di quelli inizialmente preventivati. Ma è la metà che più serve, che va a patrimonializzare l'azienda: il bicchiere mezzo pieno. La parte di Ipo in aumento di capitale, supera, per una volta, la parte vuota, quello in Opv, che mirava solo a far incassare gli azionisti.
Con il collocamento la società, una start-up pura che non ha mai chiuso un bilancio in utile finora e non si sa al momento quando sarà profittevole, incasserà liquidità preziosa per lo sviluppo. Non ci sarà, invece, il collocamento secondario, quello che avrebbe permesso a una parte dei soci finanziari (tra cui il banchiere d'affari Matteo Arpe con la Sator) di monetizzare in parte.
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