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Borse nervose, Milano chiude a -0,18%. Mps vola su voci di…

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LA GIORNATA SUI MERCATI

Borse nervose, Milano chiude a -0,18%. Mps vola su voci di un interesse coreano

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Avvio di settimana prudente per i mercati azionari europei, in una giornata che ha messo ancora una volta in primo piano le vicende greche sulle quali sta discutendo oggi a Bruxelles l’Eurogruppo. L’indice Ftse Mib ha chiuso in calo dello 0,18% senza soffrire contraccolpi evidenti dalla situazione in Libia e senza mai allontanarsi dai valori della vigilia. Sulla stessa linea gli altri listini del Vecchio Continente, mentre Wall Street è rimasta chiusa per festività. Pesante invece Atene (-3,8%). Lo spread BTp-Bund è leggermente risalito a 132 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,67%. L’euro si mantiene poco sopra 1,14 dollari (cambio euro/dollaro e convertitore di valuta).

Alta tensione a Bruxelles, la Merkel arretra nelle elezioni di Amburgo
Con Wall Street in vacanza per il Presidents’ Day i riflettori degli investitori sono a maggior ragione rimasti puntati sulla Grecia e sulla mediazione sul debito che va in scena oggi all’Eurogruppo. «Si tratterà di verificare quanto i toni più concilianti emersi anche dal lato tedesco possano tradursi in un accordo», sottolineano da Mps Capital Markets, ricordando anche che in Germania le elezioni di Amburgo che si sono tenute nel finesettimana hanno registrato un netto arretramento del partito di Angela Merkel (da 22% a 16%) a fronte invece di un’avanzata della componente euroscettica rappresentata da AfD che, stando ai primi exit poll, entrerebbe per la prima volta in un parlamento della Germania occidentale superando la soglia di sbarramento del 5%.

Schäuble «molto scettico» su possibilità accordo: Grecia «irresponsabile»
«Non esiste un legame automatico fra un successo dell’AfD e un irrigidimento della posizione tedesca nella politica europea, dato che quest’ultima si basa su linee guida che non vengono cambiate in modo opportunistico prima o dopo le elezioni», avverte però Andreas Rees di UniCredit Research. Intanto in un’intervista radiofonica il ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schäuble si è dichiarato «molto scettico» sulle possibilità di raggiungere oggi un accordo sul debito della Grecia, accusando anche il Governo ellenico di agire da «irresponsabile».

A Piazza Affari in evidenza Mps, debutto opaco per Banzai
I pochi appuntamenti di quest’oggi a livello macroeconomico (surplus commerciale da record per l’Eurozona con l’euro debole) e sotto l’aspetto delle aste pubbliche (Francia), hanno dirottato l’attenzione oltre che sul tema Grecia anche sulle vicende societarie. In Italia Saipem pubblicherà i dati preliminari di bilancio, mentre si terrà anche la riunione del patto Mediobanca. Da sottolineare poi il debutto incerto a Piazza Affari di Banzai, prima Ipo sul listino principale: il titolo della Internet company ha segnato un moderato rialzo nelle prime battute per poi ripiegare e chiudere sotto il prezzo di collocamento (6,55). Ha allungato di nuovo il passo Mps, spinta stavolta dalle indiscrezioni su un possibile interessamento da parte del gruppo finanziario coreano Hanwha Asset Management. Contattato da Reuters un portavoce di Hanwha Group ha detto di non aver mai sentito parlare di Mps. Ha perso invece terreno il titolo Eni, probabilmente «disturbato» dalle vicende libiche. È tornata infine a scendere Mediaset sempre sulla scia del collocamento di parte delle azioni (7,8%) in mano alla Fininvest.

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