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Il Ceo di Hsbc: «Una vergogna lo scandalo Swissleaks».…

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IL GIGANTE FINANZIARIO BRITANNICO

Il Ceo di Hsbc: «Una vergogna lo scandalo Swissleaks». Ma anche lui ha un conto in Svizzera

Lo scandalo Swissleaks continua a pesare sul gigante britannico Hsbc. «Alcuni dei nostri ritengono che le pratiche del nostro private bank in passato siano state fonte di vergogna e dannose per la nostra reputazione. Penso che l'utilizzo del termine vergogna sia ragionevole». Lo ha ammesso l’amministratore delegato del gruppo, Stuart Gulliver, in riferimento al gigantesco sistema di evasione fiscale messo in piedi dalla filiale svizzera di Hsbc per favorire i suoi clienti più facoltosi.

Oggi la banca ha presentato i conti dell’anno fiscale appena terminato, che hanno visto un calo dei profitti prima delle imposte del 17 per cento a 18,7 miliardi di dollari contro i 22,6 miliardi dell’anno precedente. I risultati hanno deluso gli investitori e il titolo è stato punito in Borsa con perdite che sono arrivate anche al 6 per cento.

Hsbc ha anche ammesso che il suo Ceo Stuart Gulliver possiede un conto bancario personale in Svizzera, ma ha pagato regolarmente le tasse. L’amministratore delegato ha ricevuto uno stipendio totale di 7,6 milioni di sterline nel 2014 (circa 11 milioni di dollari), in calo rispetto agli 8,3 milioni di sterline dell'anno precedente.

Hsbc, in risposta a un articolo di ieri del Guardian, ha reso noto che Gulliver ha aperto il conto in Svizzera nel 1998, mentre era residente a Hong Kong, per versarvi i suoi bonus, e ha regolarmente pagato le tasse a Hong Kong, fino al 2003, quando si è trasferito in Gran Bretagna. Da allora ha regolarmente pagato al fisco britannico le sue tasse sul reddito globale. Hsbc ha ammesso gli errori della filiale svizzera, la quale a metà degli anni 2000 ha messo in atto in gigantesco sistema di evasione fiscale a favore dei suoi clienti più facoltosi.

Secondo un gruppo di giornali internazionali, che ha pubblicato l’inchiesta battezzata SwissLeaks sulla lista Falciani, la filiale ha organizzato una gigantesca frode internazionale, tra il novembre 2006 e il marzo 2007, che consentì di sottrarre al fisco 180 miliardi di euro di oltre 100mila clienti e 20mila società offshore. Oggi la banca si è scusata per il comportamento della filiale svizzera.

Il ceo Gulliver, secondo quanto rivela Hsbc, ha aperto il conto in Svizzera a nome della società panamense Worcester Equities «per ragioni di riservatezza, senza altre finalità e senza trarre vantaggi fiscali. Ha sempre interamente pagato a Hong Kong le tasse sui bonus». Nel 2003, avendo lasciato Hong Kong per la Gran Bretagna, Gulliver ha pagato in Gran Bretagna le tasse sul reddito percepito globalmente, decurtando la quota che pagava nella città asiatica.

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