«Finmeccanica lascia un settore che non avrebbe potuto sviluppare. Il perché non chiedetelo a me, ma a chi prima di me ha dissipato le risorse di questa azienda creando debiti». Lo ha detto il numero uno di Finmeccanica, Mauro Moretti, nella conferenza stampa convocata dopo l’annuncio della vendita a Hitachi di Ansaldo Breda e Sts.
La chiusura dell’operazione «sarà ragionevolmente a giugno-luglio, se saremo bravi ad avere tutte le autorizzazioni - ha aggiunto Moretti - Nessun lavoratore sarà in esubero e non c’è alcun tipo di pericolo perché ci sono garanzie di non licenziamento».
Finmeccanica ha annunciato stamane di aver raggiunto l’accordo per vendere AnsaldoBreda e il 40% di Ansaldo Sts al gruppo giapponese Hitachi, la cui offerta è stata preferita a quella di una cordata cinese. Hitachi paghera 9,65 euro per ogni azione di Ansaldo STs posseduta da Finmeccanica e lancerà una Opa sul resto del capitale. Inoltre Hitachi verserà 36 milioni di euro per AnsaldoBreda. Finmeccanica realizzerà un capital gain di 250 milioni di euro. Si tratta della maggiore acquisizione estera per Hitachi e il maggior investimento nipponico in Italia.
Con queste operazioni, ha detto Moretti, il debito di gruppo «si riduce di 600 milioni a fine 2015 a 3,4 miliardi e la situazione economica migliorerà: il 19 a Londra rivedremo in positivo le guidelines».
L'annuncio della cessione dell'asset dei trasporti da parte di Finmeccanica «è positivo» ma «non incide» sul rating che resta Ba1 con outlook negativo. Lo scrive l’agenzia Moody's, spiegando che «l’ambiente operativo del gruppo resta difficile».
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