Finanza & Mercati

Pimco, continua l'ondata dei riscatti

  • Abbonati
  • Accedi
fondi usa

Pimco, continua l'ondata dei riscatti

New York – Anno 2015, è ancora fuga da Pimco: il re americano dei fondi obbligazionari controllato dal colosso assicurativo tedesco Allianz in febbraio ha visto sparire altri 8,6 miliardi di dollari dal suo fondo-bandiera, il Total Return Fund. Il mese scorso è stato il 22esimo consecutivo per i riscatti, accentuatisi dopo l'uscita di scena a settembre tra le polemiche del celebre co-fondatore Bill Gross.

Il ritmo della fuga dei capitali, in un segno potenzialmente incoraggiante, ha frenato rispetto agli 11,6 miliardi ritirati il mese precedente ed è stato il più contenuto da settembre. Ma le somme fanno ugualmente colpo: in sei mesi sono evaporati cento miliardi. E oggi il fondo ha asset in gestione pari a 124,7 miliardi di dollari, meno della metà rispetto ai massimi di 292,9 miliardi raggiunti nell'aprile del 2013. Complessivamente Pimco al 31 dicembre scorso aveva in gestione 1.680 miliardi di dollari circa.

I vertici del gruppo hanno fatto buon viso al cattivo gioco. «Ci aspettavamo che i riscatti si trascinassero nel nuovo anno», ha commentato l'attuale chief executive Dan Ivascyn. I nuovi dirigenti sono impegnati a rassicurare i clienti irrequieti, con una strategia a base di incontri e teleconferenze, dopo che i terremoti ai piani alti avevano visto anche le dimissioni dell'amministratore delegato Mohamed El-Erian in rotta con Gross.
Quest'ultimo, cacciato poi per aver creato un'atmosfera di lavoro irrespirabile nel gruppo e per aver sofferto un lungo periodo di deludente performance, ha traslocato alla più piccola concorrente Janus di Denver, in Colorado, dove guida il Global Unconstrained Bond Fund da soli 1,46 miliardi.

Un recente punto d'onore per Pimco, più ancora del rallentamento delle fuoriuscite di capitali, è stato il miglioramento dei risultati. Negli ultimi cinque mesi a fine febbraio, il Total return Fund è riuscito a mettere a segno rendimenti del 3,25%, cioè di 0,3 punti percentuali più dell'indice benchmark e di 0,9 punti percentuali più dei principali rivali monitorati dalla società specializzata Morningstar. Il fondo, che in passato era gestito direttamente del re delle obbligazioni Gross il quale aveva fondato Pimco nel 1971, è adesso in mano a tre executive, Mark Kiesel, Scott Mather e Mihir Worah. Potranno essere solo le performance, se continueranno a migliorare, a ricucire le ferite lasciate dalla battaglia con Gross.

© Riproduzione riservata