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Borsa Tokyo in calo su voci di requisiti di capitale più alti per le banche

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Borsa Tokyo in calo su voci di requisiti di capitale più alti per le banche

TOKYO - L'indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in ribasso dello 0,67% a 18.665,11 punti, invertendo la rotta nel finale dopo guadagni iniziali, anche se il dollaro ha toccato nuovi massimi sullo yen dal 20 luglio 2007 a quota 122,04: i realizzi di profitto, dopo il mancato sfondamento della soglia di 19mila per il Nikkei, sono stati agevolati dal calo dei titoli bancari dopo un report del quotidiano Nikkei secondo cui il Comitato di Basilea potrebbe chiedere alle banche di rafforzare il capitale per il caso di rialzi dei tassi, nonostante l'opposizione del Giappone (le cui banche rigurgitano di titoli di stato) e degli Usa.

Il mercato era stato sostenuto in mattinata, dai precedenti guadagni di Wall Street e dalla debolezza dello yen. La divisa nipponica, in vista della divergenza delle politiche monetaria della banca centrale giapponese e della Federal Reserve, è tornata a deprezzarsi, anche se l'euro - ai minimi dal 2003 sul biglietto verde - veleggia basso sulla soglia di un cambio a 131. Un puntello al mercato arrivava anche da fattori tecnici in vista delle scadenze di venerdi' dei contratti a termine e opzioni di marzo. Alcuni investitori si mostrano però riluttanti a prendere posizioni decise in attesa delle prossime indicazioni da parte della Fed sullo scenario di rialzo dei tassi americani.

Il vicegovernatore dell Bank of Japan Hiroshi Nakaso ieri non ha escluso che l'istituto centrale possa procedure a ulteriori allentamenti monetari se la dinamica discendente dei prezzi petroliferi dovesse far naufragare le aspettative di inflazione, anche se ha lasciato intendere che una eventuale mossa in questa direzione non avverra' sul breve termine.
Tra i singoli titoli, spicca il tonfo del retailer Laox dopo l'annuncio di un aumento di capital da circa 31 miliardi di yen. Sul fronte M&A, la DMG Mori Seiki ha alzato per la seconda volta il prezzo di offerta per rilevare il suo partner tedesco, estendendola al 25 marzo.
Il ministro delle politiche economiche Akira Amari oggi ha sottolineato che la revisione al ribasso del Prodotto interno lordo giapponese del quarto trimestre non va interpretata in senso pessimistico, visto che la spesa private sta irrobustendosi (come segnalato anche dal-ultimo sondaggio governativo sull'atteggiamento dei consumatori). A Tokyo, intanto, Angela Merkel ha concordato con il premier Abe di cercare di concludere l'Economic Partnership Agreement tra Unione Europea e Giappone entro la fine di quest'anno.

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