Finanza & Mercati 6/6 Qe in versione Usa / Quarto effetto: i cambi

Il dollaro, dopo cali che hanno coinciso anzitutto con i primi capitoli del Qe, è tornato ora a rafforzarsi. E' stato il frutto anzitutto della solida performance dell'economia americana innescata dagli stimoli, al confronto con il resto del mondo sviluppato. Più di recente il suo cammino è stato accelerato dalla divergenza di politica monetaria in vista, con la Fed che si avvia a considerare i primi rialzi del costo del denaro dal 2006 e la Bce che ha invece preparato il suo Qe. Negli ultimi otto mesi, da quando la Bce ha introdotto tassi negativi sui depositi, il dollaro ha guadagnato oltre il 20% sull'euro e appare a molti avviato alla parità se non oltre. Ecco il suo cammino: a fine 2008 era a 1,40 e a fine 2009 a 1,43, a maggio 2010 era tornato a rafforzarsi fino a 1,19 per poi però scivolare nuovamente fino a 1,48 nell'aprile 2011. Da allora ha oscillato tra i 1,20-1,40 prima del brusco rafforzamento scattato dal maggio 2014 fino agli 1,05 di oggi.