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8/9 Borse, strategie di primavera / Europa meglio degli Usa

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    8/9 Borse, strategie di primavera / Europa meglio degli Usa

    “A nostro avviso, il movimento al rialzo del mercato è giustificato. Potenzialmente, abbiamo un triplo stimolo derivante dalla debolezza dell'euro, dai bassi prezzi del greggio e dal «qe» della Bce. Le stime sulla crescita sono lievemente migliorate, mentre la fiducia dei consumatori ha mostrato un deciso rialzo. Ci sono molte incertezze a livello globale, non ultimo il dibattito sul ciclo dei tassi di interesse degli Stati Uniti, che potrebbe diventare in qualsiasi momento un ostacolo. Tuttavia non vediamo le attuali basi di valutazione dei mercati eccessivamente impegnative, soprattutto dato il ritorno di una certa crescita degli utili quest'anno – è il parere di Scott Meech, Co-Head of European Equities di Union Bancaire Privée – Ubp -. Partendo da un rapporto prezzo/utili per il 2015 di 16x, da una crescita degli utili di circa il 10% e da un dividend yield superiore al 3%, c'è ancora spazio affinché il mercato dia un buon total return nei prossimi 12 mesi. L'Europa, e l'Italia in particolare, hanno un settore corporate dove i profitti hanno ancora molta strada da fare per tornare ai livelli di picco raggiunti in passato; al contrario gli utili del mercato statunitense sono superiori del 20% al picco del 2007 eppure i titoli a stelle e strisce scambiano ancora con un premio significativo».

    Ma c’è anche chi la pensa diversamente. Secondo Gabriele Zaninetti, responsabile degli investimenti di JP Morgan Private Bank «A +15% da inizio anno, il mercato Europeo (Msci Europe) sta sicuramente scontando molte delle notizie positive sul fronte economico e monetario. Dopo questo movimento, l'Europa ha colmato il gap di valutazione con il mercato americano, ma questo trend è ancora supportato da tassi nell'Eurozona a livelli estremi, e da una dinamica del cambio che sta sfavorendo le grosse multinazionali americane. I rischi sul fronte europeo non mancano, con le vicende di Grecia, Ukraina e le minacce terroristiche a complicare il panorama geopolitico, quindi suggeriamo molta cautela da questi livelli. Per la seconda parte dell'anno, superata la fase di aggiustamento del dollaro e il rialzo dei tassi ufficiali, vediamo valore nel mercato americano, per ora partito a rilento».

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