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Fininvest: il documento che avvia la cessione del Milan

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RIASSETTI

Fininvest: il documento che avvia la cessione del Milan

Per il riassetto dell'Ac Milan si procede verso un processo ristretto a pochi soggetti selezionati, cioè tra gli investitori più affidabili che (fino ad oggi) hanno mostrato un interesse ad entrare nel capitale del club rossonero.
Negli ultimi mesi infatti il dossier (in termini tecnici il teaser) per la vendita di una quota dell'Ac Milan ha raggiunto almeno una decina di investitori nel mondo, soprattutto in Asia e negli Stati Uniti. Il teaser, che Il Sole 24 Ore ha avuto modo di visionare, è stato redatto dalla banca d'affari Lazard, per conto degli azionisti del club come preliminare base di discussione con i potenziali investitori.

Il documento, negli ultimi due mesi, è finito anche sulla scrivania del tailandese Bee Taechaubol, che ha poi avviato le discussioni di cui si parla in questri giorni culminate con l'incontro ad Arcore con Silvio Berlusconi e in presenza dell'Ad di Fininvest, Pasquale Cannatelli.

Bee Taechaubol, al termine dell'incontro, si sarebbe detto pronto a raccogliere tra investitori asiatici i capitali necessari a rilevare una minoranza del club, chiedendo però un'opzione per il controllo. Resta da capire se davvero il manager tailandese, che si sarebbe presentato con una fideiussione del gestore di capitali Edmond de Rothschild, riuscirà nell'impresa di un fund raising per centinaia di milioni tra investitori asiatici, area dove il marchio Milan è tra i più conosciuti .

Tra i soggetti che potrebbero partecipare al processo ristretto ci potrebbe essere anche il cinese Wanda Group, che ha già rilevato Infront (società che gestisce i diritti del calcio) ma anche una minoranza (il 20%) dell'Atletico Madrid. Tuttavia la conglomerata, avrebbe posto un paletto cruciale sul progetto stadio a Portello che, così come è studiato, non lo convincerebbe. Di sicuro, Wanda è il più liquido dei pretendenti: l'altro ieri il presidente Wang Jianlin ha annunciato di avere un miliardo di dollari di liquidità da investire nell'entertainment (o nel calcio) in Europa, anche se la preferenza resta nel Regno Unito.
Ma ad alcuni osservatori non è sfuggito che un miliardo è la cifra alla quale Silvio Berlusconi valuta il Milan. Ci sarebbe in corsa, infine, un gruppo americano, collegato alla società che gestisce il Madison Square Garden a New York.

I due nodi maggiori restano governance e prezzo. Fininvest si è detta disposta a cedere una minoranza (fino al 40 per cento con un coinvolgimento nella costruzione dello stadio), ma i possibili compratori chiederanno un'opzione per salire al controllo. Per ora tutto sembra rinviato al processo che dovrebbe partire fra qualche settimana con il coinvolgimento di Lazard e di Bnp Paribas come possibili consulenti. Negli ultimi due mesi i colloqui sarebbero stati portati avanti dallo stesso Silvio Berlusconi in prima persona e per conto di Fininvest da Pasquale Cannatelli e dal manager (ex-SocGen e Morgan Stanley) Alessandro Franzosi. L'altro nodo è il prezzo: Berlusconi valuterebbe il Milan circa un miliardo ma ai multipli attuali il club potrebbe al massimo raggiungere (con un premio elevato) una stima di 500 milioni. Ma, passando al teaser inviato agli investitori, nelle 14 pagine del documento si pone l'accento sulle potenzialità di crescita dei ricavi, sulla forza del brand e sull'espansione internazionale.

Come posizionamento dei ricavi il Milan è al decimo posto in Europa con 263,5 milioni : davanti come club italiano c'è solo la Juventus (272,4 milioni). Dai contratti degli sponsor della maglia il Milan ottiene 20 milioni (per cinque anni) contro i 30 milioni del Barcellona e del Real Madrid, i 24 milioni del Bayern Monaco, i 22 milioni del Chelsea e del Manchester United. Malgrado il calo di fatturato rispetto al 2012 (quando aveva superato i 300 milioni), viene evidenziato che nel 2013 l'Ebitda adjusted è a quota 21,59 milioni. L'ultima riga di bilancio è tuttavia in rosso nel 2013 per oltre 15 milioni, mentre è previsto che nel 2014 aumenterà a 50 milioni. Viene dato anche rilievo al progetto del nuovo stadio e al valore della struttura di Milanello. Ma il vero punto di forza è l'espansione estera del brand, quinto in Europa per presenza su Internet. Come supporter è il decimo club in Europa, ottavo nelle Americhe e sesto in Asia. E proprio da quest'area, probabilmente, arriverà il nuovo investitore.

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