6/6 La caduta «libera» dell'euro / Anche il petrolio nella partita a scacchi delle valute
Nella partita di causa-effetto (dove i movimenti delle valute risentono indubbiamente anche di scelte geo-politiche) rientra a pieno titolo anche il fattore petrolio. Sia perché esso è quotato in dollari ed è normalmente legato da una relazione inversa con il biglietto verde. Quando scende il prezzo del petrolio, tendenzialmente il dollaro si rafforza sulle altre valute e viceversa.
Nell'ultimo anno il prezzo del petrolio è crollato del 45% (con il Brent passato da 115 a 60 dollari). Si aprono due scenari che potrebbero però convertire entrambi nella direzione di un rafforzamento del dollaro: se l'Opec decidesse di tenere ancora basso il prezzo il dollaro resterebbe forte. Ma anche se il prezzo del petrolio dovesse salire, le probabilità che il dollaro resti forte sono alte: perché a quel punto gli Usa importerebbero inflazione e con un'inflazione più alta per la Fed sarebbe davvero arduo continuare a rimandare la decisione di un rialzo dei tassi.
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