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1/6 Market mover / Euro su dollaro

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    1/6 Market mover / Euro su dollaro

    Il primo market mover, da cui poi si muove tutto a cascata, è l'andamento del cambio euro/dollaro. La robusta discesa dell'euro nei primi mesi dell'anno, arrivato a 1,04 dollari, ha certamente contribuito alla straordinaria performance del listino tedesco, decisamente sensibile alla svalutazione dell'euro per via del forte peso sull'indice delle società esportatrici. Ne hanno beneficiato in generale anche gli altri listini del Vecchio Continente dato che un calo dell'euro dovrebbe rafforzare ricavi e utili. Dopo che la Federal Reserve ha lasciato intendere che il rialzo dei tassi negli Usa potrebbe anche slittare a dopo giugno il dollaro ha perso terreno con il cambio tornato a 1,1. Nelle ultime due sedute si è però nuovamente rafforzato in area 1,08. I gestori sono divisi tra chi ipotizza un ulteriore rafforzamento del biglietto verde intorno alla parità con l'euro o addirittura sotto, e chi invece è più cauto e ipotizza che la soglia 1,1-1,15 sia più adeguata. Le Borse europee stanno a guardare.

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