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2/6 Market mover / Inflazione Eurozona

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    2/6 Market mover / Inflazione Eurozona

    La Banca centrale europea ha lanciato il 9 marzo la prima manovra di quantitative easing della sua storia attraverso la quale acquisterà ogni mese, almeno fino a settembre 2016, un controvalore di titoli sul mercato secondario pari a 60 miliardi di euro (di cui 45 miliardi in bond governativi dell'Eurozona da 2 a 30 anni). L'obiettivo è svalutare l'euro (che nell'ultimo anno ha perso il 20% sul dollaro) e scacciare il pericolo di deflazione prolungata (al momento l'Eurozona è in deflazione con i prezzi a -0,3% a febbraio) riportando il tasso di inflazione nell'orbita del 2%. Per questo motivo i mercati seguono molto da vicino gli aggiornamenti sui dati dell'inflazione nell'Eurozona. Paradossalmente, qualora dovesse normalizzarsi rapidamente, i mercati azionari europei potrebbero reagire negativamente perché a quel punto il quantitative easing della Bce (che tendenzialmente come tutti i “qe” spinge la liquidità verso asset class più rischiose con l'effetto perverso di abbassare la percezione del rischio) avrebbe meno senso. Il prossimo appuntamento è per il 17 aprile quando Eurostat comunicherà l'inflazione dell'Eurozona a marzo.

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