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«Auto, consolidamento inevitabile»

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«Auto, consolidamento inevitabile»

  • –Andrea Malan

Exor scommette su Fiat Chrysler e si prepara a semplificare ancora la gamma di investimenti, con la cessione prevista di Sequana e quella possibile di Cushman & Wakefield. Lo scrive John Elkann, presidente di Fca e della holding Exor, nella lettera annuale ai soci di Exor in vista dell’assemblea di fine maggio.

«Abbiamo tanta fiducia nel futuro di Fiat Chrysler» scrive Elkann, ricordando che a fine 2014 la holding (che controlla il 29% del capitale Fca e il 46% circa dei diritti di voto) ha investito 886 milioni di dollari (circa 800 milioni di euro) nel prestito convertendo Fca («il nostro più grande investimento dell’anno»). Exor riuscirà così ad evitare la diluizione della quota in Fca al momento della conversione del bond; una quota che, grazie al balzo delle quotazioni Fca nel corso del 2014, ha aumentato il suo peso sul portafoglio Exor al 36% dal 20% circa di un anno prima. Elkann, così come ha fatto più volte negli ultimi mese Sergio Marchionne, accenna ai soci Exor il tema del consolidamento del settore auto: «Sono convinto che il settore debba ulteriormente consolidarsi ed è quello che accadrà in futuro. C’è da sperare che il consolidamento sia guidato più dalla ragione e dal buon senso, che non dall’emergenza». Ieri Reuters è tornata a rilanciare le ipotesi di una maxifusione nel futuro di Fca. Secondo fonti citate dall’agenzia Sergio Marchionne punterebbe a chiudere la carriera con un’operazione in grado di «colmare i punti deboli» del gruppo; nel mirino ci sarebbe la General Motors che però, secondo «fonti bancarie» citate dall’agenzia, «non è interessata».

Exor ha aumentato nel 2014 il NAV (Net asset value, ovvero valore netto degli attivi) del 14,8% a fronte di un +17,2% dell’indice di riferimento (Msci World in euro). Il grosso degli attivi è rappresentato da Fca (36,7% del gross asset value) e Cnh Industrial (20,5%); la stagnazione di quest’ultima ha pesato negativamente sul NAV, ma Elkann ha espresso «fiducia nella qualità del business». Nell’ambito di Fca, Elkann ha ricordato i successi di Luca di Montezemolo al vertice di Ferrari e ha detto che «tocca ora a Sergio Marchionne il compito di di ritornare a questi fasti», soprattutto in Formula Uno dopo il «buon inizio del 2015». Per quanto riguarda gli altri investimenti in portafoglio, Exor sta esplorando la possibilità di cedere l’immobiliare americana C&W e intende «dismettere l’intera quota residua in Sequana entro la fine del 2015».

«Dalla creazione di Exor nel 2009 non abbiamo realizzato grosse operazioni - sintetizza il presidente - ma abbiamo investito su di noi e sulle società che possediamo». Uno degli investimenti migliori, in effetti è stato quello in titoli Exor, il cui valore è salito nel 2014 del 18%, ovvero più del benchmark; l’azienda ha in portafoglio il 10% del capitale. «L’unico nostro nuovo investimento finanziario dell’anno è stato la partecipazione al collocamento di Lending Club», una sorta di social network dei prestiti di denaro: Exor ha acquistato circa lo 0,25% del capitale e a fine anno stava guadagnando il 47% circa. Per il resto, scrive Elkann, «continuiamo a cercare occasioni interessanti, concentrando la nostra attenzione sul settore dei servizi, soprattutto finanziari».

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