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Recordati vuole accelerare la crescita con acquisizioni

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FARMACEUTICA

Recordati vuole accelerare la crescita con acquisizioni

«Il piano industriale 2015-17 prevede per Recordati una crescita costante di fatturato e di utili. Anche se quello che noi ci proponiamo è di accelerare, perchè possiamo fare alcune
acquisizioni: abbiamo davvero una posizione finanziaria molto positiva». L’amministratore delegato della società farmaceutica, Giovanni Recordati, non nasconde i propri obiettivi e ribadisce, parlando con Il Sole 24 Ore Radiocor, «il piano c'è, ma noi vogliamo fare meglio: stiamo puntando soprattutto a consolidarci in alcuni mercati
importanti dove siamo già presenti, come ad esempio la Francia e la Polonia».

Recordati, ammette, «vuole anche sfruttare la possibilità di effettuare acquisizioni in quei
Paesi dove abbiamo strutture, come la Germania e l'Italia, dove possiamo fare sinergie». Non solo ma l’imprenditore-manager non esclude «l’acquisizione di prodotti e piccole aziende, quelle tipiche del settore dei medicinali orfani, anche negli Stati Uniti». E la società mantiene sempre un occhio di riguardo sulla ricerca, «con investimenti regolari - dell'8-9 per cento del proprio fatturato - su settori ben focalizzati come l’urologia e le
malattie orfane». Perchè, spiega Recordati, «cerchiamo di investire in quelle aree meno affollatè rispetto a quei segmenti «molto affollati - come l’ipertensione - e dove
dominano i medicinali generici e dove trovare un nuovo medicinale è veramente difficile». In altre parole, spiega, «in settori molto competevi non facciamo più ricerca».

Per l’anno in corso fatturato in crescita, margini in miglioramento e debito in ulteriore calo. Sono le previsioni del gruppo Recordati per il 2015, anno in cui - ha affermato il suo a.d. Giovanni Recordati - potrebbero esserci anche nuove acquisizioni. «Nel primo trimestre di quest’anno - ha detto durante l’assemblea dei soci - abbiamo registrato un aumento del 6% delle vendite nette, ed è significativo perchè è stato realizzato a perimetro costante». Inoltre, ha aggiunto, «possiamo ritenere che anche i margini, quindi la redditività, aumenti in proporzione».

L’azienda, ha assicurato, «va molto bene» dai punti di vista gestionale e finanziario: «Abbiamo un debito di 100 milioni di euro e per fine anno prevediamo di ridurlo ulteriormente e, se non faremo acquisizioni, magari arrivare a una posizione finanziare netta positiva». Su questo punto l’imprenditore-manager ha chiosato: «Il denaro non ci manca, certamente noi vogliamo fare acquisizioni, ma in linea con quelle che abbiamo fatto in passato». Il gruppo, ha stimato ancora Giovanni Recordati, potrebbe arrivare ad avere un patrimonio di un miliardo di euro.

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