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«Cartellino giallo» sui clienti del fisso

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«Cartellino giallo» sui clienti del fisso

Nuovo capitolo nell’infinita diatriba che vede contrapposti Telecom Italia e Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom). Nel consiglio di lunedì scorso l’Authority, presieduta da Angelo Marcello Cardani, ha bacchettato la società sulle nuove condizioni contrattuali ed economiche previste per lo spostamento della propria clientela su rete fissa. La quale sarà distribuita in tre scaglioni: offerta «Voce» con costo di 19 euro al mese; offerta «Tutto Voce», con costo di 29 euro al mese e chiamate illimitate verso fissi e mobili e offerta «Tutto» da 44,90 euro al mese che aggiunge Adsl illimitata fino a 7 Mega. Una rimodulazione che manda in soffitta il canone e che riguarderà 5,2 milioni di clienti.

In sostanza l’Autorità ha diffidato la società per questo nuovo piano tariffario, in partenza dall’1 maggio, lamentando carenze sull’informazione alla clientela e sulla tutela del diritto di scelta per gli utenti che usano il servizio universale.

Oggi stesso si terrà un'audizione fra rappresentanti di Telecom e dell'Agcom, anche per vedere di raggiungere un punto di intesa ed evitare un ennesimo scontro (che potrebbe portare a una sanzione pecuniaria molto salata per Telecom), dopo quelli al calor bianco sulle tariffe unbundling a cavallo fra 2013 e 2014.

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A ogni modo per ora la contestazione di Agcom ha preso corpo in una delibera che ha come relatore il consigliere Antonio Nicita e si sostanzia in un provvedimento di diffida per il «rispetto degli articoli 53, 54, 70 e 71 del Codice delle comunicazioni elettroniche».

A quanto si legge in queste dieci pagine di delibera, alla comunicazione del nuovo piano tariffario – il 13 febbraio scorso – sono seguire richieste di chiarimenti da parte di Agcom con atti datati 27 marzo e il 15 aprile. Le due note di risposta da parte di Telecom, datate 13 aprile e 17 aprile, non sono state ritenute esaustive dall’Autorità, nonostante l’assicurazione dell’operatore telefonico di integrazione delle informative nei mesi di maggio e giugno e di una riprogrammazione di comunicazione alla stampa per il 27 aprile. «Il richiamo alla maggiore trasparenza e ampiezza dell’informazione – si legge in una nota dell’Agcom diffusa ieri - è un principio, generale e di estrema importanza per l'Autorità, di tutela dei consumatori, da rispettare in caso di proposta di modifica delle offerte commerciali. Inoltre, la tutela di quei consumatori che dalla connessione alla linea Rtg (servizio universale) passerebbero all'offerta “Tutto Voce” ha portato l'Autorità a rilevare l'assenza di un espresso consenso da parte del consumatore, elemento ritenuto critico anche per gli effetti sui livelli di spesa mensile derivanti dal passaggio ad un servizio ulteriore rispetto al servizio base di collegamento alla rete». Interpellata dal Sole 24 Ore, Telecom ha voluto precisare dal canto suo che «tutti i clienti sono stati opportunamente informati con largo anticipo attraverso i consueti canali di comunicazione: bolletta, annuncio stampa sulle principali testate nazionali, canali web. Ricordiamo inoltre che il nuovo piano tariffario è stato illustrata a tutte le associazioni dei consumatori nazionali e locali».

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