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Facebook, boom di utenti ma bilancio sotto pressione per dollaro forte e…

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la trimestrale

Facebook, boom di utenti ma bilancio sotto pressione per dollaro forte e spese

Facebook ha riportato utili in calo e un fatturato sotto le previsioni nel primo trimestre dell'anno, sotto pressione per le tensioni valutarie e l'aumento delle spese. Ma gli utenti del leader dei social network sono aumentati enormemente, soprattutto nel segmento mobile: sono oggi più dell'intera popolazione della Cina e danno per il momento ragione ai piani di espansione del gruppo.

La società guidata da Mark Zuckerberg ha messo a segno profitti di 512 milioni, scesi del 20% e, depurati da voci straordinarie, pari a 42 centesimi per azione rispetto ai 40 centesimi previsti. Il giro affari è aumentato del 42% a 3,54 miliardi di dollari contro i 3,56 attesi, la prima delusione mai registrata da Facebook.
Le tensioni valutarie hanno sottratto sette punti percentuali alla crescita del fatturato.
Le entrate pubblicitarie - da sole il 90% delle revenue - sono state pari a 3,32 miliardi, in rialzo del 46% e del 55% senza impatto valutario. Soprattutto, per il 73% sono giunte dal mobile contro meno del 60% un anno fa.

Il social network ha guadagnato in utenza: gli utenti quotidiani attivi sono aumentati del 17% a 936 milioni in marzo e quelli mensili sono cresciuti del 13% a 1,44 miliardi - superando, per l'appunto, la popolazione della Cina - con 1,25 miliardi in arrivo da accessi mobili, circa il 70% del totale.
«È stato un buon trimestre e un buon inizio d'anno», ha affermato il fondatore Zuckerberg. Il direttore finanziario Sheryl Sandberg ha anzi calcolato che oltre un minuto su cinque, spesi dagli americani su gadget mobili, viene trascorso su Facebook. Tra gli altri dati sottolineati dai vertici del gruppo: un miliardo di ricerche mobili al giorno e 45 miliardi di messaggi quotidiani.
Le crescenti spese di gestione legate a compensi, espansione e innovazione hanno tuttavia condizionato i risultati a fianco delle bufere sulle divise che hanno rafforzato il dollaro: nel trimestre sono aumentate dell'83% a 2,61 miliardi, con gli investimenti in ricerca e sviluppo saliti del 133% a 1,06 miliardi e le spese di marketing raddoppiate. Nel dopo mercato il titolo ha ceduto oltre il 2 per cento. Nel corso dell'ultimo trimestre ha pero' ugualmente guadagnato circa l'8 per cento.

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