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SFIDA AGLI OPERATORI

Google diventa operatore mobile virtuale negli Usa: un solo numero sul cloud e nuove tariffe

NEW YORK - Come preannunciato, Google prende d’assalto le telecomunicazioni cellulari promettendo risparmi e flessibilità ai consumatori. Il gigante di Internet, impegnato in continui progetti di espansione dal suo originale motore di ricerca, ha lanciato un nuovo servizio wireless che entra direttamente in concorrenza con i leader delle reti mobili: offrirà un piano che consente di telefonare e pagare solo per l’uso effettivo dei dati, sfidando i contratti tradizionali.

Il ricorso ideato dall’azienda a sitemi wi-fi ha a sua volta l’obiettivo di abbassare i costi per gli utenti. «Say hi to Fi», così il blog dell'azienda ha annunciato ieri la sua ultima rivoluzione nel cellulare, battezzata appunto Project Fi. «È essenziale oggi essere veloci ovunque, facili da utilizzare e accessibili a tutti», ha spiegato nell’illustrare gli obiettivi della offensiva.

Il nuovo servizio, almeno inizialmente, verrà limitato ai Nexus 6, ultimo modello dello smartphone prodotto da Motorola per Google perché unico ad avere il necessario software per fare il passaggio veloce da una rete all’altra. Google opererà come operatore mobile virtuale, utilizzando dunque le reti di altre società telco. Nello specifico si tratta dei network delle più piccole società del settore wireless, Sprint e T-Mobile, non i leader Verizon e AT&T ai quali conta di strappare clienti.

Il servizio sarà in grado di passare automaticamente da una rete all’altra, fra Sprint e T-Mobile, a seconda di quale sia il segale più robusto, per garantire la miglior ricezione e trasmissione di informazioni. Non solo: oltre alle reti mobili è in grado di passare alle reti wifi.

Il costo fissato dall’azienda di Mountain View (California) è di 20 dollari al mese per la telefonia di base ai quali di aggiungono 10 dollari per ciascun gygabite di dati. Esitono offerte più vantaggiose negli Stati Uniti, ma qui la particolarità è che si paga solo se i dati vengono effettivamente usati e si riceve un rimborso per quelli avanzati.

Stando ad alcuni studi, ogni mese gli americani lasciano sul tavolo in media 28 dollari di “pacchetti” di dati inutilizzati, una realta' che potrebbe rendere popolare la nuova formula adottata da Google. Altra innovazione sulle tariffe riguarda il roaming. In 120 Paesi, Italia inclusa, il roaming sarà incluso nell’offerta ma entro i 256kbps/3G). Per chiamate ed sms il costo aggiuntivo sarà invece di 20 centesimi.

La novità più rilevante è però la virtualizzazione della sim: sarà possibile accedere al proprio numero via cloud da ogni dispositivo in grado di accedere a Google Hangout, liberando dunque il device della scheda fisica.

Più di recente il colosso delle ricerche online si è impegnato a rafforzare la «presa» proprio sulle comunicazione via gadget mobili, a cominciare dagli smartphone, considerati la frontiera del futuro. Le sue entrate pubblicitarie da questo segmento sono triplicate negli ultimi tre anni. E nei giorni scorsi la società ha annunciato un cambiamento del suo algoritmo di ricerca che premia i siti ottimizzati per l’uso attraverso lo smartphone.

Altre società, oltretutto, hanno messo in campo simili servizi dimostrando la crescente domanda, ma Google è diventato il primo grande nome dei media e di Internet a farsi avanti per scardinare i vecchi modelli di business nelle tlc.

Il gruppo di Mountain View, che questa sera riporterà il suo bilancio trimestrale, ha già da tempo avviato passi significativi nelle tlc, sintomo della progressiva integrazione multimediale e tra infrastrutture, hardware e software. Ha dato vita, in particolare, a un servizio internet ad alta velocità attraverso la propria fibra ottica, Google Fiber, disponibile solo in alcune città statunitensi ma cento volte più potente della normale high-speed offerta dalle compagnie telefoniche oppure di cavi televisivi.