Finanza & Mercati

Google delude, frenata dal dollaro forte: ricavi sotto le attese

  • Abbonati
  • Accedi
i dati della trimestrale

Google delude, frenata dal dollaro forte: ricavi sotto le attese

New York – Google delude, frenata dalla forza del dollaro. Il giro d'affari del leader di Internet e dei motori di ricerca è salito del 12% a 17,26 miliardi di dollari, meno dei 17,50 miliardi ipotizzati. E sottratti i pagamenti ai partner nella gestione della pubblicità, il fatturato si è fermato a 13,91 miliardi, sotto i 14 miliardi previsti dagli analisti. I profitti sono aumentati, a 3,59 miliardi da 3,45 miliardi, ma a loro volta, depurati da voci straordinarie, sono stati pari a 6,57 dollari per azione, inferiori ai 6,61 attesi.
La bufera valutaria è costata cinuqe punti alle entrate del gruppo, meno dei 7 denunciati da Facebook nel suo bilancio del giorno prima ma comunque un significativo colpo. Senza l'effetto valuta le frevenue sarebbero state più alte di 795 milioni.

Google ha tuttavia anche risentito di battute d'arresto nella crescita e anzitutto nella pubblicità online, dove è diventata sempre più forte la concorrenza proprio di Facebook. I click pagati, cioè legati alle inserzioni, sono lievitati del 13%, meno del passato trimestre e il costo per click è scivolato del 7 per cento.
I risultati non hanno potuto entusiasmare Wall Street: il titolo ha guadagnato oltre il 2% nel dopo mercato, ma si trova in rialzo soltanto del 4% nell'ultimo anno rispetto al 23% guadagnato del Nasdaq, che proprio ieri sera ha terminato la seduta con un record storico a quota 5.056,06. Il Nasdaq ha battuto il precedente massimo che ormai risaliva al 10 marzo del Duemila, all'era della bolla speculativa su Internet.

Google non è stato l'unico big tecnologico americano a riportare i conti ieri sera. Ma altre rivali sono parse fare meglio all'appuntamento con la trimestrale. Amazon, re dell'e-commerce, ha nuovamente registrato una perdita, d 57 milioni di dollari, ma è stata leggermente inferiore alle attese. Le entrate sono invece cresciute del 15%, frutto della continua espansione del retailer online, e hanno raggiunto i 22,72 miliardi contro i 22, 42 pronosticato. In particolare rialzo le entrate da servizi di cloud computing – la divisione Amazon Web Services - balzate del 49% a 1,57 miliardi. Nel dopo mercato i titoli hanno guadagnato il 6 per cento.

Microsoft ha proseguito nei suoi difficili sforzi di rilancio sotto il nuovo amministratore delegato Satya Nadella. I profitti sono scesi del 12% a 4,985 miliardi, ma sono stati pari a 61 centesimi per azione contro i 51 attesi. Il fatturato è salito del 6,5% a 21,7 miliardi, battendo i 21,07 previsti. Le entrate della divisione commerciale sono aumentate del 5% a 12,8 miliardi, sostenute a loro volta, come nel caso di Amazon, da un forte incremento, del 106%, nei servizi di cloud computing. Nel dopo mercato il titolo ha guadagnato circa il 3%, ma con gran parte del business ancora legato ai software tradizionali e ai pc in crisi è in ribasso dell'8% in tre mesi.

© Riproduzione riservata