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Deutsche Bank vende Postbank

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Deutsche Bank vende Postbank

  • –Alessandro Merli

FRANCOFORTE

Nuovo piano strategico per Deutsche Bank, recentemente alle prese con una serie di scandali e con la difficoltà di adeguarsi alla nuova regolamentazione del settore. Venerdì, a tarda ora, il più grande gruppo bancario tedesco ha annunciato l’approvazione da parte del consiglio di sorveglianza del piano, che prevede tra l’altro, come previsto, la vendita della maggioranza della controllata Postbank, il ridimensionamento di alcune attività di investment banking, e l'uscita da alcuni mercati esteri. La banca investirà maggiormente nella divisione di transaction banking, che offre servizi di banca commerciale alle imprese, nella gestione di fondi, nella propria rete al dettaglio e nei servizi digitali.

La vendita di Postbank, che avverrà probabilmente attraverso un collocamento pubblico, rappresenta una clamorosa marcia indietro per il gruppo, che l’aveva acquistata a partire dal 2008, con una spesa di 6 miliardi di euro, come parte della strategia dell’allora numero uno, Josef Ackermann, per avere una fonte di raccolta a basso costo e ampliare la sua presenza al dettaglio attraverso i 1.100 sportelli che operano negli uffici postali. La redditività di Postbank è tuttavia molto bassa (un ritorno del 4% sul capitale, secondo gli analisti) e la controllata rappresenta solo il 12% degli utili totali di gruppo. La cessione dovrebbe servire a rafforzare il capitale di Deutsche Bank, che resta al di sotto di quello di molti concorrenti, nonostante l’aumento realizzato lo scorso anno.

L’investment banking verrà a sua volta ridimensionato con una cessione di attivi, si dice per 150-200 miliardi di euro, e la probabile uscita dai servizi di prime brokerage per gli hedge fund.

Deutsche Bank presenterà oggi i risultati del primo trimestre, che chiuderà in utile, ma probabilmente in sensibile calo rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (1,1 miliardi di euro), anche a causa dell’accantonamento addizionale di 1,5 miliardi di euro per possibili spese legali dopo l'annuncio, questa settimana, della multa record da parte delle autorità americane e britanniche per la manipolazione del tasso interbancario Libor. Si tratta dell’ennesimo scandalo in cui è stato coinvolto l’investment banking di Deutsche Bank, guidato all'epoca dall’attuale amministratore delegato Anshu Jain. Martedì si profila un'altra grana giudiziaria per la banca. L’altro amministratore delegato, Juergen Fitschen, va a processo per il suo presunto ruolo nel collasso del gruppo televisivo Kirch, ruolo che Fitschen nega.

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